Settimane di sbarchi in Italia. I flussi non si fermano, anzi riprendono dopo qualche mese di (quasi) fermo, a causa dell’inverno. Eccoci quindi alle solite infinite polemiche tra le varie sensibilità di destra e di sinitra. Parla di immigrazione anche il ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, in un’intervista al quotidiano La Stampa.
“La cabina di regia ha svolto la prima riunione, stiamo ragionando su varie opzioni, ben sapendo che questo è un problema strutturale, che ora diventa più visibile per le condizioni meteo favorevoli. Credo che la Guardia Costiera faccia un lavoro straordinario nel salvare vite umane in mare e questo non è in discussione, è la prima cosa da fare. Poi certo serve un’azione diplomatica, un coordinamento europeo, considerando le diverse variabili nei Paesi di partenza dei migranti e azioni sul nostro territorio”, afferma il ministro.
Alla domanda se con il governo Draghi i porti sono e resteranno aperti, Giovannini risponde: “Ci sono chiare norme vigenti, ancora più importanti da rispettare in epoca di Covid: bisogna salvare le persone e metterle in sicurezza dal punto di vista sanitario. Ma ci sarà una sintesi politica complessiva, che spetta al presidente Draghi e al governo nella sua collegialità”.