Militari della Stazione Carabinieri forestale di Ceppeto, unitamente a personale della Polizia stradale, effettuavano un controllo in Comune di Firenze, presso la sede operativa di una società che svolge attività di rivendita veicoli usati e rimessaggio caravan e camper, sita in Via di Ugnano.
I Carabinieri forestali procedevano a visionare l’area dove era svolta l’attività e notavano, sul terreno a fondo naturale, ventuno batterie esauste per auto, che erano esposte agli agenti atmosferici e custodite senza nessuna protezione.
Il rappresentante legale non era in grado di fornire documentazione comprovante la corretta gestione e tracciabilità dei rifiuti prodotti, come il registro di carico e scarico rifiuti e il Formulario di identificazione dei rifiuti (FIR) né alcun atto autorizzativo alla loro gestione (procedura semplificata o procedura ordinaria prevista dal Testo Unico Ambientale).
Dagli accertamenti avvenuti, è risultato chiaro che i rifiuti erano prodotti nel corso delle attività svolte dalla società, derivanti dalla sostituzione nel tempo delle batterie dei veicoli custoditi e in vendita.
Lo stoccaggio delle batterie avveniva anche in violazione alle norme tecniche contenute della delibera del Comitato Interministeriale del 27/07/1984, in particolare in riferimento al non idoneo utilizzo di recipienti e contenitori per lo stoccaggio dei rifiuti pericolosi e per la mancanza di etichettature degli stessi, in base al grado di pericolosità e alla natura del rifiuto stesso.
Alla luce di quanto scoperto, i militari procedevano a denunciare il titolare dell’attività per gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi in assenza di autorizzazione sanzionata e a sequestrare i rifiuti.
