Home PRIMO PIANO Graziani “Italia tra le prime quattro, poi non sarà facile”

Graziani “Italia tra le prime quattro, poi non sarà facile”

admin
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 “E’ un campionato europeo bellissimo ma anche molto difficile, speriamo di avere anche un pizzico di fortuna che serve sempre”. A dirlo è Francesco Graziani, ex centravanti di Torino, Fiorentina e Roma, ma anche tecnico e dirigente sportivo. Intervenuto nel corso della settima puntata della rubrica Italpress “Primo Piano speciale Euro2020”, condotta da Claudio Brachino, alla vigilia del match degli ottavi di finale contro l’Austria, Graziani si è soffermato sul percorso fatto fin qui dagli azzurri ad Euro 2020.
“L’Italia può arrivare tra le prime quattro, poi da lì in poi non sarà facile. Per l’Italia l’europeo inizia adesso. Che passavamo il girone lo sapevamo, inutile nascondersi. Non pensavamo di passare così brillantemente, facendo 9 punti e con tutto questo entusiasmo e passione attorno alla squadra. Ma il vero campionato inizia adesso, non si può più sbagliare una partita e già con l’Austria non sarà facile, ci faranno soffrire, poi qualora dovessimo passare avremo degli avversari davvero difficili (Belgio o Portogallo, ndr)”. Graziani ha anche detto la sua sugli attaccanti convocati da Mancini: “Immobile? Mancini ha fatto una scelta netta e certa – ha sottolineato il campione del mondo del 1982 -. Lui è il titolare, l’alternativa è Belotti e la sorpresa è Raspadori, questa è la gerarchia. Mancini ha fatto bene perchè il dualismo non faceva bene a nessuno”.
“Mi rivedo un pò in Belotti – ha proseguito Graziani – per come si spende per i compagni e lotta, Ciro è un ottimo calciatore e ha bisogno di tanto supporto degli esterni perchè da solo ogni tanto fatica a coprire l’area, è bravo intuitivo e sotto porta è freddo, straordinario. Se potessi rubargli qualcosa gli ruberei proprio questo. Mi piace tanto questa nazionale, sono stato sorpreso da Berardi. Pur non avendo una grande esperienza a livello europeo mi sta sorprendendo sia in fase di copertura che offensiva è un’arma in più da sfruttare”.