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“Daspo urbano antirisse” contro sei persone adottato per la prima volta in città dal questore Santarelli

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Il Questore di Firenze adotta per la prima volta nel capoluogo toscano il “Daspo urbano antirisse” introdotto dalla cosiddetta “norma Willy”, dal nome di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo ucciso nel pestaggio avvenuto a Colleferro (Roma) nel settembre del 2020.

Il provvedimento, che dispone il divieto di accesso a pubblici esercizi o a locali di intrattenimento nei confronti di persone denunciate o condannate per delitti non colposi contro la persona o il patrimonio, qualora dalla condotta possa derivare un pericolo per la sicurezza, è stato previsto dal Decreto Legge nr. 130 dello scorso 21 ottobre, che ha riformulato, nel Decreto Legge nr. 14/2017, l’art. 13-bis.

Il provvedimento è stato applicato dal Questore Santarelli nei confronti di sei persone di età compresa tra i 23 e i 34 anni, tutte identificate e denunciate dagli agenti delle volanti in quanto ritenuti responsabili – a vario titolo – della rissa avvenuta intorno a mezzanotte e quarantacinque del 3 agosto scorso nei pressi di un pub in piazza Santa Maria Novella.

Quella notte erano arrivate diverse telefonate al 112 Nue che segnalavano una violenta contesa tra due gruppi di clienti del pub proprio nello spazio di fronte al pubblico esercizio.

Quest’ultimi si sarebbero colpiti con calci, pugni, lanciando anche sedie e tavolini.

Per questo motivo nei confronti dei sei indagati è stato disposto il divieto di accedere agli esercizi pubblici di somministrazione di bevande e alimenti e ai locali di pubblico trattenimento di piazza Santa Maria Novella a Firenze, nonché di stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi per periodi che vanno da sei mesi a due anni.

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