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Volantino Osma sul rischio sicurezza all’Annunziata. Barellieri intrappolati in ascensore al piano sotto dopo un guasto alla porta

admin
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IL DOCUMENTO INTEGRALE DEL SINDACATO CUB SANITA’

Nel pomeriggio di giovedì 18 agosto si è verificato presso il presidio ospedaliero OSMA un grave fatto che ha messo a serio rischio la salute e sicurezza dei lavoratori e avrebbe potuto mettere a rischio anche i pazienti.
Erano circa le 19 quando gli operatori addetti al trasporto pazienti  dopo aver portato un paziente in barella nell’apposito ascensore , hanno ripreso l’ascensore con la barella vuota per tornare al pian terreno dal 5 piano. Premuto il tasto hanno sentito un forte rumore e sentito crollare l’ascensore nel vuoto, mentre la porta interna si spostava e il soffitto si staccava dalla cabina.
L’ascensore è poi rimasto bloccato e incastrato al piano sotto, gli operatori sono rimasti chiusi nell’ascensore per più di 1 ora ed è occorso l’intervento dei vigili del fuoco, per poterli fare uscire con delle corde.
Un evento gravissimo, che si è risolto per fortuna solo con grande paura e che non ha visto coinvolti i pazienti.
Gli operatori lavorano per una Cooperativa in appalto alla ASL,come tutti gli  operatori sanitari hanno vissuto e stanno vivendo sulla propria pelle la situazione di rischio e stress lavorativo che da quasi 2 anni coinvolge chi lavora in sanità e come se non bastasse si trovano anche esposti a rischi di infortunio possibile per la cattiva manutenzione delle strutture sanitarie e ospedaliere.
Un episodio che in piccolo ricorda altri eventi più catastrofici anche recenti legati alle problematiche della manutenzione sempre più data in appalto e mal controllata:
una logica a cui nemmeno le ASL si sottraggono.
Pare che la ditta che ha in appalto la manutenzione abbia classificato l’evento come “guasto ordinario”: un ‘ulteriore beffa per i lavoratori che vi si sono trovati coinvolti, qualora tale fatto fosse confermato.
Un episodio che pone anche in evidenza le carenze strutturali presenti in molte delle nostre strutture sanitarie. Nel Recovery plan si parla di investimenti per “realizzare ospedali sicuri , tecnologici, digitali e sostenibili, con azioni miranti all’ammodernamento tecnologico delle strutture ospedaliere”
Vorremmo sperare che i primi investimenti riguardino davvero la messa in sicurezza delle nostre strutture sanitarie e non interventi di “abbellimento” e di immagine come quelli che hanno riguardato diverse delle strutture sanitarie del nostro territorio.

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