Ieri si è svolto il G7 straordinario sull’Afghanistan. I capi del governo dei sette paesi si sono incontrati online per fare il punto della situazione sulla crisi del paese asiatico.
Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, ha confermato la data del 31 agosto per il ritiro definitivo da Kabul. Rimanere oltre produrrebbe un conflitto con i talebani, che hanno intimato gli Usa di rispettare gli accordi. Tuttavia, al Pentagono è stato chiesto di “preparare piani di emergenza per aggiustare i tempi, se diventerà necessario”. Lo ha detto il portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki.
Intanto continuano le evacuazioni da parte di tutti gli occidentali, mentre rimane la folla di afghani fuori dall’aeroporto, che vorrebbero fuggire dal governo talebano. Johnson, primo ministro britannico, ha chiesto che il passaggio sicuro in Afghanistan sia rispettato anche dopo il 31 agosto, mentre fonti della difesa inglese fanno sapere che le evacuazioni termineranno in 36 ore.
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha chiesto ai suoi omologhi, durante il G7 straordinario sull’Afghanistan, di dirottare le risorse militari in sforzi umanitari e di assicurare l’accesso in Afghanistan alle organizzazioni internazionali dopo il 31 agosto. In più, ha chiesto di agire in modo congiunto contro il terrorismo: “la nostra cooperazione è essenziale ed è cruciale agire in modo unitario. È fondamentale anche utilizzare tutte le leve diplomatiche e finanziarie a nostra disposizione”.
Infine, nel suo discorso ha parlato della questione immigrazione: “saremo in grado di avere un approccio coordinato e comune? Finora sia a livello europeo, sia internazionale, non si è stati in grado di farlo. Dobbiamo compiere sforzi enormi su questo”.