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E’ iniziata la rassegna ‘Estate con Creati-Vita: Dante uno di noi’, quattro appuntamenti per conoscere il Sommo Poeta

Redazione
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Ḕ iniziata ieri la rassegna “Estate con Creati-Vita: Dante uno di noi” presentata, sempre ieri in Palazzo Vecchio alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi. Quattro appuntamenti aperti al pubblico gratuitamente che spazieranno dall’arte alla letteratura, dalla musica al teatro, dall’architettura alla teologia, organizzati in alcuni dei luoghi più suggestivi della città di Firenze.

Ieri pomeriggio in pizza San Martino l’artista Tommaso Brogini è stato il protagonista della performance artistica “L’arte visiva per strada: Cantica dell’Inferno della Divina Commedia”-, e Caterina Ceccuti, giornalista e scrittrice, ha presentato il tema dell’Inferno attraverso il romanzo “La generatrice di miracoli”, vincitore del Fiorino d’oro 2015.

Martedì 14 settembre in piazza San Firenze alle 19 si terrà sulle scalinate del Complesso di San Firenze (piazza San Firenze) lo spettacolo teatrale “Dante in Jazz (Inferno)”, a cura di Alessandro Calonaci, con la partecipazione del chitarrista Giulio Stracciati. “Un evento improntato sulla ‘ricerca della giusta via’ che Dante affronta con Virgilio – ha spiegato Calonaci – I canti che saranno presi in considerazione attraverso un ideale linguaggio drammaturgico sono i più drammatici e famosi della cantica, e segneranno il viaggio fino alle estreme conseguenze nel mistero dell’animo umano. Filo conduttore sarà lo smarrimento che attanaglia Dante nel preciso momento della sua vita e delle miserie umane, sia descritte nei caratteri dei peccatori condannati alle fiamme eterne, sia evocate dalla sua intima ricerca di vendetta. Le dinamiche musicali del Jazz vengono mescolate ai versi eterni di Dante per elevare, in un gioco estremamente passionale, la drammaticità dei gironi infernali”.

Ad accrescere in bellezza ed atmosfera l’evento, sarà l’allestimento dei tre abiti realizzati dalla stilista e costume designer internazionale, ma fiorentina d’adozione, Regina Schrecker, ispirati alle tre donne dantesche Francesca da Rimini, Pia de’ Tolomei e Beatrice. Tre capolavori che ritornano nel capoluogo toscano dopo essere stati presentati con successo in anteprima durante il Dantedì alla Biblioteca Nazionale di Firenze e poi esposti a Roma e Castelfiorentino.

«Attraverso questi abiti presento la mia personale visione delle donne di Dante – ha detto Regina Schrecker- immaginandole mentre erano in vita, nel pieno del loro splendore. Francesca da Rimini vestita con stoffe leggere, di un rosso accesso che richiama il risveglio della passione, quando leggendo il libro di Lancillotto insieme a Paolo prova per la prima volta l’amore. Pia de’ Tolomei, donna senese di rango, veste abiti pesanti, preludio della vita difficile che l’attende, nel momento in cui diviene sposa di un Signorotto della Maremma. La lana e la seta sono tinte di verde scuro e di un bruno sottobosco, i colori maremmani, appunto, con il giallo delle ginestre. Quasi la trasparenza caratterizza invece i tessuti dell’abito di Beatrice, eterea, di un rosa pallido che rimanda al colore dei raggi di sole che attraversano le nuvole».

Terzo appuntamento martedì 21 settembre ore 18 a Palagio di Parte Guelfa, con la conferenza “I luoghi di Dante, tra architettura e teologia” a cura di Anita Norcini Tosi e Alessandra Pironi. “La scrittura di Dante prende origine dal luogo e dagli edifici che componevano la Firenze a lui conosciuta –ha commentato Pironi – e che accompagnavano le sue passeggiate, le sue abitudini, le sue amicizie, ma anche la sua cultura iniziatica e il suo Credo. La conferenza si propone di coinvolgere attivamente l’ascoltatore alla ricerca dei luoghi religiosi, civili e delle diverse consorterie, coniugando insieme i percorsi legati all’incontro con Beatrice e vivendo così il tempo scandito dalle campane della Badia fiorentina”.

A chiudere la kermesse sarà l’appuntamento di martedì 28 settembre -sempre a Palagio di Parte Guelfa e sempre alle 18‐ con la conferenza “Spiegazioni dantesche: Personaggi danteschi nell’Inferno”, a cura di Anita Norcini Tosi e Massimo Seriacopi.

“L’incontro – ha spiegato  Norcini Tosi – ha lo scopo di sensibilizzare il pubblico sulla conoscenza del poema dantesco, dal punto di vista teologico e letterario, nell’iniziazione al mistero dell’oltre dove vita, morte e rinascita sono un unicum che aiuta il lettore a comprendere come la poesia diventi strumento dell’alta teologia. La Commedia è un’opera ontologica, quasi una bibbia che si innesta con la sacra scrittura, affinché l’umanità si possa cimentare in questo cammino verso la beatitudine».

A seguire la conferenza “La musica che risuona nell’Inferno coniugata al valore musicale, quale espressione della poesia dantesca”, a cura del Professor Fabio Pianigiani.

Info: creativitafisegreteria@gmail.com

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