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Stato emergenza, Gelmini: “Probabile proroga”

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“Lo stato di emergenza scadrà il 31 dicembre, non ne abbiamo ancora parlato. Le decisioni verranno assunte sulla base dell’evidenza del momento” ma “è probabile la proroga dello stato di emergenza considerata la recrudescenza del virus e il fatto che ci troveremo in pieno inverno”. Così la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, al Tg3.  

Le Regioni, ha aggiunto il ministro, “hanno dovuto affrontare ingenti spese per l’emergenza sanitaria, il governo ne è perfettamente consapevole e il Ministero dell’Economia e delle Finanze sta analizzando le richieste. Confidiamo di potere dare una risposta a breve”.  

“Il governo – ha continuato – è consapevole che la collaborazione sul piano vaccinale da parte delle Regioni è stata proficua ed è stato un elemento fondamentale per la buona riuscita”, ha sottolineato. “Forza Italia ha una posizione netta e la rivendica, noi siamo a favore dei vaccini, abbiamo piena fiducia nella scienza e siamo consapevoli che su questo non si può tentennare, non si possono avere dubbi. La posizione di Fi è netta e ci auguriamo che il centrodestra segua la lungimiranza del presidente Berlusconi e di Forza Italia”. 

La proroga dello stato d’emergenza e la terza dose sarebbero “scelte obbligate” per Francesco Boccia, responsabile Enti locali del Pd, oggi a Lamezia terme per l’assemblea regionale del Pd in Calabria. “Le notizie che arrivano da Austria e Germania su contagi, incidenza del virus e ipotesi di nuove restrizioni dicono con chiarezza che il Covid è ancora prepotentemente in circolazione e rischia di fare ancora danni seri. La situazione in Italia – spiega -, al momento, è sotto controllo sia per quanto riguarda i dati giornalieri che l’occupazione delle reti sanitarie, la campagna di vaccinazione ha dato gli effetti auspicati. Ora, però, dobbiamo evitare di vanificare la quasi normalità riconquistata e la ripresa economica intrapresa: con questo scenario in Europa, terza dose di vaccino e proroga dello stato di emergenza diventano scelte obbligate”. 

“Mi auguro -aggiunge- che, almeno questa volta, la destra di lotta e di governo non faccia la solita propaganda e segua le indicazioni della scienza. Lega e Fratelli d’Italia devono dire con chiarezza da che parte stanno: se con la scienza e le istituzioni o con i no green pass e i no vax. I moderati di centrodestra, pur sostenendo le tesi pro scienza sull’emergenza sanitaria, si dimostrano schiavi di Salvini e restano silenti quando si tratta di prendere le distanze dal sostegno di Lega e Fdi alle frange peggiori, sostenendo una sempre più imbarazzante unità di un centrodestra diviso in tre destre. Prima o poi questa ambiguità scoppierà ovunque, così come grazie all’unità del centrosinistra siamo riusciti a farla emergere nelle ultime elezioni amministrative”.