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Assegno unico figli 2022 oggi in Cdm, cosa prevede

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Assegno unico e universale figli 2022 all’ordine del giorno del Cdm che si terrà questa mattina alle 11.30. Sono previsti 175 euro mensili per ciascun figlio, 85 euro al mese per 18-21enni, anche per gli stranieri, con una maggiorazione dal terzo figlio. Le caratteristiche dell’assegno sono contenute nella bozza del decreto legislativo che spiega a chi spetta, qual è l’importo, quanto conta l’Isee, quando fare domanda.. 

ASSEGNO UNICO, IMPORTO  

“Per ciascun figlio minorenne è previsto un importo pari a 175 euro mensili. Tale importo spetta in misura piena per un Isee pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di Isee superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 50 euro in corrispondenza di un Isee pari a 40.000 euro. Per livelli di Isee superiori a 40.000 euro l’importo rimane costante”. 

“Per ciascun figlio successivo al secondo è prevista una maggiorazione dell’importo pari a 85 euro mensili. Tale importo spetta in misura piena per un Isee pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di Isee superiori, esso si riduce gradualmente secondo gli importi indicati nella tabella 1 fino a raggiungere un valore pari a 15 euro in corrispondenza di un Isee pari a 40.000 euro. Per livelli di Isee superiori a 40.000 euro l’importo rimane costante”. 

ASSEGNO UNICO, LA DOMANDA 

La domanda per il riconoscimento dell’assegno unico è presentata a decorrere dal 1° gennaio di ciascun anno ed è riferita al periodo compreso tra il mese di marzo dell’anno di presentazione della domanda e quello di febbraio dell’anno successivo, si legge ancora nella bozza del Dl. La presentazione della domanda avviene in modalità telematica all’Inps ovvero presso gli istituti di patronato, viene specificato nel testo. 

“A decorrere dall’anno 2022 è riconosciuta una maggiorazione forfettaria per i nuclei familiari con quattro o più figli, pari a 100 euro mensili per nucleo”. 

ASSEGNO UNICO, FIGLI DISABILI 

“Per ciascun figlio con disabilità minorenne è prevista una maggiorazione, sulla base della condizione di disabilità come definita ai fini Isee, degli importi individuati pari a 105 euro mensili in caso di non autosufficienza, a 95 euro mensili in caso di disabilità grave e a 85 euro mensili in caso di disabilità media”. Mentre “per ciascun figlio con disabilità maggiorenne fino al compimento del ventunesimo anno di età è prevista una maggiorazione dell’importo pari a 50 euro mensili. Per ciascun figlio con disabilità a carico di età pari o superiore a 21 anni è previsto un assegno dell’importo pari a 85 euro mensili. Tale importo spetta in misura piena per un Isee pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di Isee superiori, esso si riduce gradualmente secondo gli importi indicati nella tabella 1 fino a raggiungere un valore pari a 25 euro in corrispondenza di un Isee pari a 40.000 euro. Per livelli di Isee superiori a 40.000 euro l’importo rimane costante”. 

ASSEGNO UNICO, I REQUISITI 

Sono quattro i requisiti per richiedere l’’assegno unico. 

La prima è che il richiedente “sia cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero sia cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o sia titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o sia titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi”. 

Questi gli altri tre requisiti sono che il richiedente “sia soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia; sia residente e domiciliato in Italia; sia o sia stato residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale”. 

L’articolo 12 del Dl sull’assegno unico prevede che a decorrere dal 2022 è autorizzata la spesa di 20 milioni di euro annui per l’assunzione a tempo indeterminato di personale da assegnare alle strutture dell’Inps competenti. E’ quanto si legge nella bozza del Dl sull’assegno unico. 

L’articolo 9 del Dl sull’assegno unico dispone la costituzione presso la presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia – dell’Osservatorio nazionale per l’assegno unico e universale per i figli a carico, avente funzioni di supporto tecnico-scientifico per lo svolgimento delle attività di analisi, monitoraggio e valutazione d’impatto dell’assegno. E’ quanto si legge nella bozza del provvedimento.