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Le categorie Mezzi Pesanti contro Giani pronte a scendere in piazza contro i pedaggi sulla Fi-Pi-Li

admin
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CNA Fita Toscana e Confartigianato Trasporti Toscana se il pedaggio verrà confermato pronte a  serie di manifestazioni in tutta la regione.

“Siamo pronti a farci sentire con ogni mezzo a nostra disposizione e se la nostra voce non verrà ascoltata, scenderemo in piazza per esprimere la totale contrarietà all’introduzione di un possibile pedaggio per i mezzi pesanti sulla Fi-Pi-Li”. A dirlo sono le associazioni di categoria CNA Fita Toscana e Confartigianato Trasporti Toscana, che dopo la delibera n° 1142 dello scorso 8/11/2021, votata dalla Giunta regionale all’unanimità e relativa alla nascita della Società Toscana Strade, chiedono ufficialmente l’apertura di un tavolo di concertazione con la Regione,

“In quella delibera, tra le misure relative alla sostenibilità economico-finanziaria del progetto, è inclusa l’ipotesi di pedaggio sulla Fi-Pi-Li per i soli mezzi pesanti – spiega Michele Santoni, presidente regionale CNA Fita Toscana. – Una possibilità che è stata confermata anche dal Presidente Giani anche su molti organi d’informazione. Questa operazione porterebbe di fatto la nostra categoria a finanziare una società pubblica per la gestione di un’infrastruttura regionale. È evidente che non possiamo accettarlo e siamo pronti ad organizzare nei prossimi mesi una serie di iniziative di protesta nelle principali città toscane e lungo la stessa Fi-Pi-Li, per esprimere il nostro dissenso”.

“Introdurre il pedaggio sulla FI-Pi-LI, porterebbe immediatamente a sicuri rincari su tutta la filiera del trasporto e della logistica – aggiunge Roberto Tegas, presidente Confartigianato Trasporti Toscana. –  Si tratta di una delle arterie fondamentali che gli automezzi delle aziende percorrono quotidianamente per le consegne, le forniture e per andare sui cantieri. Non è vero che molti automezzi la usano per evitare di pagare i pedaggi autostradali. La Fi-Pi-Li collega le aree produttive della Toscana centrale con infrastrutture essenziali come il Porto e l’Interporto di Livorno. I pedaggi farebbero aumentare i costi e le aziende perderebbero di concorrenzialità avendo sempre meno margine economico.