Presentato il 28 gennaio, presso l’Istituto Superiori Antincendi (ISA), il risultato ottenuto nel progetto europeo denominato Prometheus, che è il terzo progetto, dopo EASeR e BELICE, in cui il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è impegnato in qualità di coordinatore di un partneriato internazionale.
All’incontro hanno partecipato importanti autorità sia nazionali che internazionali che rappresentano organizzazioni di eccellenza del soccorso, ma che soprattutto si sono espresse con note di grande apprezzamento per il progetto Prometheus e per il potenziale strategico ed operativo che rappresenta.
“E’ stato così realizzato un programma – ha continuato Curcio -che, a partire dall’esperienza maturata sul campo, implementa le capacità dei team di primo intervento. Chi fa Protezione civile – dagli amministratori locali alle strutture operative – sa che ogni componente è necessario alla creazione di una rete di competenze capaci di sviluppare le sinergie necessarie a raggiungere gli obiettivi fondamentali: la salvaguardia delle vite e la tutela dei beni comuni. Questa è la forza del nostro sistema che si pone come modello da esportare in Europa e nel mondo”.
Il Direttore della Direzione Centrale per l’Emergenza dei Vigili del Fuoco Ing. Marco Ghimenti “La digitalizzazione ha dato la possibilità in tempo reale di avere un contributo importante nel metodo di ricerca sotto macerie, questo software rappresenta un sistema efficace ed efficiente per le squadre USAR.
Bisogna evidenziare che il software nonostante sia stato sviluppato negli anni di pandemia non ha mai trovato battute di arresto e grazie all’ingegno del personale operativo è stato testato attrverso table top excercise anche all’estero in Francia e Spagna.
La scelta del nome di questo software non è affatto casuale, infatti deriva dal greco “colui che riflette prima di agire”, ed è proprio ciò che il sistema fa “riflettere/elabora” e permette di agire, il nome racchiude quindi tutto ciò che è negli obiettivi di questo progetto.”
Inoltre ricordiamo anche quanto riportato da Leonor Nieto Leon, European Commission, Head of Unit, DG ECHO.Unit B2 – Prevention and Disaster Risk Managemen, che ha evidenziato l’importanza di supportare certe attività di innovazione e ricerca verso l’evoluzione del soccorso.
NOTE DI PROGETTO :
Il sistema Prometheus è un software sviluppato nell’ambito del progetto europeo omonimo (n.874380), co-finanziato dalla Commissione europea, DG ECHO – Meccanismo europeo di protezione civile e coordinato dal CNVVF, con l’obiettivo primario di elaborare velocemente i dati raccolti in un’ area emergenziale e trasmetterli alle squadre di ricerca e salvataggio sotto le macerie (USAR) così che queste possano organizzare e razionalizzare il lavoro ed intervenire nel minor tempo possibile nelle operazioni di soccorso. Nello specifico il progetto nasce da esigenze operative derivanti sia da emergenze reali che da esercitazioni effettuate negli ultimi anni dalle squadre di valutazione USAR e dalle loro cellule di coordinamento (UCC). Durante un’operazione di emergenza USAR (es. terremoti, eruzioni vulcaniche) l’UCC svolge il suo lavoro basandosi di solito sui dati forniti dalle squadre dei siti colpiti. La qualità e la quantità di questi dati, le loro fonti e la loro destinazione possono variare a seconda del tipo di: emergenza, sistema di gestione dei disastri nel paese, risorse impiegate. È di fondamentale importanza gestire e unire i dati in modo tempestivo ed efficace per renderli disponibili per il supporto nelle operazioni di soccorso.
I tre progetti hanno un comune obiettivo fondamentale: giungere rapidamente ed efficacemente a salvare vite e portare soccorso dopo una calamità.