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L’identikit di chi segue il movimento in Toscana di Oscar Giannino

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Ci sono alcune delle grandi famiglie fiorentina della moda fianco a fianco con imprenditori come Luca Bassilichi, Massimo Targetti, Alessandro Bastagli e Guido Panerai. Insieme a loro manager, professionisti, imprenditori, docenti e commercianti. Ma anche studenti, casalinghe, notai e tassisti.

E’ un universo composito e variegato, quello che continua a riunirsi intorno alle idee e alle istanze di Oscar Giannino: in Toscana l’obiettivo del movimento guidato dall’economista piemontese era superare quota 1.000 firme entro metà gennaio, ma con le attuali 1.500 sottoscrizioni la campagna di reclutamento di “Fare” ha già ampiamente superato le aspettative. Dal 4 gennaio a oggi, dal capoluogo (dove però gli eventi sono appena all’inizio) e da Lucca sono arrivate 250 firme, mentre Prato ne ha raccolto 380, seguita da Pistoia a quota 300. Buone risposte anche da Viareggio (100) e Grosseto (90).

C’è poi un aspetto significativo: i dati sulla penetrazione nel territorio mostrano che il partito è ben più radicato nei distretti produttivi (Prato, Lucca, Pisa, Pistoia, Firenze) mentre è meno forte laddove l’impatto dell’amministrazione pubblica è più marcato (Massa Carrara).

Passando in rassegna i nomi di chi ha formalmente aderito o anche soltanto firmato per la presentazione della lista, si scopre un autentico spaccato della società civile più produttiva e dinamica: se i “big” usciranno allo scoperto solo il 25 gennaio in una cena di fundraising con Oscar Giannino, già oggi la lista di adesioni conta su alcune personalità di spicco di diversi settori produttivi, dalla moda alla meccanica, dall’informatica all’artigianato.

In quanto all’identikit dell’aderente a “Fare”, su quasi 3.000 sottoscrizioni al manifesto spicca la presenza di manager e dirigenti (540), imprenditori (1145, un terzo del totale) tra i quali molti professionisti. Non mancano i dipendenti (585), studenti e medici (133) ed esponenti del mondo dei Beni culturali (517), mentre la presenza di 84 professori smarca il partito dalla patina di elitarismo che lo aveva contraddistinto all’inizio. Ci sono anche esponenti di alcune categorie “bacchettate” da Giannino: tassisti, notai e bancari. Finora, le libere professioni pesano circa un 10% sul totale degli aderenti. La ripartizione per genere mostra una netta prevalenza di maschi (84%) rispetto alle femmine (16%).

Intanto, i big nazionali del partito si preparano a visitare la Toscana: domani Oscar Giannino sarà ad Arezzo e Alessandro De Nicola a Grosseto, mentre domenica lo stesso De Nicola continuerà il tour raggiungendo Livorno e Firenze. Nella stessa giornata Alberto Bisin visiterà Massa. Lunedì sarà la volta dell’economista Michele Boldrin a Firenze, Prato e Pistoia.

Come segnale di discontinuità rispetto a una diffusa prassi politica, il movimento “Fare” non ha candidato personaggi già coinvolti in maniera attiva da altri partiti: in altre parole, dalle candidature è stato escluso chiunque ha ricoperto cariche elettive o meno all’interno di un partito.

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