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Guerra in Ucraina. Zelensky al Congresso Usa: “I have a need” e paragona a Pearl Harbor e 11 Settembre. Il video. Giorno ventuno

Lorenzo Ottanelli
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La guerra in Ucraina e le dichiarazioni

Giorno ventuno di combattimenti in Ucraina. Continuano i bombardamenti nel sud del paese con grandi interventi militari ad Odessa e a Mariupol, entrambe sarebbero state attaccata anche dal mare. Una forte esplosione ha interessato la stazione di Zaporizhzhia, la città della centrale nucleare, già colpita nei giorni scorsi da raid russi. A Kiev almeno dieci persone sarebbero morte a causa di un’attacco aereo mentre erano in fila per prendere il pane.

Putin ha affermato, secondo l’agenzia Ria Novosti, che “l’operazione speciale sarà completata”. E torna a paragonare i governanti ucraini ai nazisti per le bombe di ieri a Donetsk, che secondo la propaganda di Mosca sono state sganciate dai militari di Kiev. Gli ucraini dicono il contrario.

Il leader russo ha chiesto che la Nato non fornisca più armi a Kiev. Di tutta risposta l’organizzazione occidentale ha detto che continuerà a inviare armamenti e a finanziare il paese invaso.

Zelensky parla al Congresso degli Stati Uniti

Zelensky ha parlato oggi al Congresso degli Stati Uniti e, parafrasando Martin Luther King, ha detto: “I have a need, ho bisogno che proteggiate il nostro cielo. Ho bisogno della vostra decisione, del vostro aiuto, che significa esattamente quello che provate voi quando sentite le parole ‘ho un sogno'”. Il presidente ucraino ha robadito la necessità della “no-fly zone”, ma se non sarà possibile: “almeno datemi un sistema di difesa anti-missili che mi permetta di difendermi”.

Di seguito il video mostrato al Congresso Usa

Il tema negoziati – Un trattato di 15 punti, dice il Financial Times

I negoziati non si fermano. Zelensky parla di accordi sempre più probabili, ieri ha anche affermato l’impossibilità dell’ingresso a far parte della Nato per il proprio paese. Lavrov, ministro degli interni russo, ha risposto che, seppur con molte difficoltà, le speranze per un compromesso si fanno ogni giorno più plausibili. Per il capo delegazione russo sarebbe necessario che l’Ucraina diventasse un paese neutro smilitarizzato come l’Austria o la Svezia. Un tipo di neutralità che da Kiev dicono impossibile e inammissibile.

Secondo il Financial Times si starebbe cercando un accordo intorno a 15 punti, che sarebbero in via di negoziazione all’interno dei colloqui. Lavrov ha dichiarato che l’incontro tra Putin e Zelensky avverrà solo per consolidare l’accordo.

La guerra in Ucraina, oltre i bombardamenti

La guerra non è solo sul campo. Al giorno ventuno della guerra in Ucraina previste nuove sanzioni contro la Russia e aiuti economici all’Ucraina per le spese militari. Intanto, gli attacchi hacker continuano a colpire i siti del governo russo. Questa mattina è stato il caso dei tribunali russi, sui cui siti web è apparsa la richiesta di un processo di impeachment e la condanna da parte del Tribunale dell’Aja.

La Russia ha deciso di bloccare il sito della Bbc nei termini di guerra dell’informazione.