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Ucraina, Kiev: “Da Russia no a cessate il fuoco per Pasqua ortodossa”

Adnkronos
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(Adnkronos) – Guerra Ucraina, la Russia ha rifiutato la proposta per un cessate il fuoco durante la Pasqua ortodossa. Ad affermarlo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Questo dimostra quanto i leader di questo Stato – ha aggiunto – tengano in considerazione la fede cristiana e una delle feste più importanti e gioiose. Ma noi manteniamo comunque la nostra speranza. La speranza per la pace e che la vita vinca la morte”. 

Zelensky ha inoltre contraddetto le affermazioni del presidente russo Vladimir Putin secondo cui la città portuale ucraina di Mariupol, strategicamente vitale, è finalmente caduta in mano all’esercito russo giovedì. Putin è apparso sulla televisione di stato russa con il ministro della difesa Sergei Shoigu per annunciare che stava annullando l’ordine di prendere d’assalto l’acciaieria Azovstal di Mariupol, dove le restanti forze ucraine nella città sono circondate, aggiungendo di aver pianificato di sigillare l’impianto “in modo che nemmeno una mosca possa entrare o uscire”.  

Putin ha anche ribadito la sua richiesta che i combattenti ucraini circondati in città depongano le armi e si arrendano se vogliono aver salva la vita. La città continua a resistere ai russi, ha detto Zelensky nel suo video messaggio notturno. “Nonostante quello che gli occupanti dicono di loro”. 

“La situazione è difficile, la situazione è brutta”, aveva detto in precedenza Zelensky ai giornalisti a Kiev giovedì, aggiungendo però che c’erano ancora diversi modi per liberare la città. Una militare, per la quale “è necessario l’aiuto dell’Occidente”. “Un’altra soluzione sarebbe quella diplomatica e umanitaria”, ha detto ancora elencando diverse proposte fatte da Kiev a Mosca, tra cui uno scambio di feriti. 

Mariupol è stata circondata dalle truppe russe poco dopo che l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca è iniziata quasi due mesi fa, e oltre ai combattenti ucraini, si ritiene che ci siano circa 1.000 civili intrappolati all’interno delle acciaierie Azovstal. Alcuni hanno dichiarato che non si arrenderanno e si consegneranno all’esercito russo, ma non si sa quanto siano grandi le loro scorte di cibo e munizioni. 

Il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha invitato Putin a permettere l’evacuazione della città. “La situazione non è solo altamente drammatica, è difficilmente sopportabile”, ha detto dopo un incontro con il suo omologo estone Eva-Maria Liimets nella capitale Tallinn. 

Il presidente americano Joe Biden ha definito la battaglia per Kiev “una vittoria storica per gli ucraini. È stata una vittoria per la libertà vinta dal popolo ucraino con un’assistenza senza precedenti da parte degli Stati Uniti e dei nostri alleati e partner”.