Nel paese che ha dato i natali a Matteo Renzi, Italia Viva non c’è. Quattro le principali liste in gioco: Insieme per Rignano, del sindaco uscente, Rignano Unita, Lista Civica per Rossano Degl’Innocenti sindaco e Centrodestra per Rignano.
Rignano sull’Arno è l’unico comune della Città Metropolitana al voto e si prospetta una sfida tra liste.
Insieme per Rignano ha deciso di puntare su Dominga Guerri, già assessore con il sindaco uscente Daniele Lorenzini. La lista era nata cinque anni fa, quando Lorenzini decise di non ricandidarsi col Pd, allora ancora in mano a Renzi e da sempre avversario di Tiziano Renzi.
La seconda lista è Rignano Unita, che raccoglie Pd, Laboratorio Politico Rignano Sinistra Unita e la lista civica del candidato sindaco: Giacomo Certosi. La decisione di correre insieme, dicono gli appartenenti, è stata l’esperienza di opposizione in Consiglio comunale, che ha visto una congiuntura importante sui temi.
La terza lista è Lista civica per Rossano degl’Innocenti sindaco, il presidente della Rignanese, la squadra di calcio locale. La lista è vicina a Italia Viva, così come il suo candidato sindaco. Ma i candidati non hanno puntato sull’appartenenza politica nazionale.
L’ultima lista è “Centrodestra per Rignano”, che candida Michele Matrone, già consigliere comunale nelle scorse legislature. Tutti gli schieramenti della destra si sono appoggiati a lui. Ha, però, poche chance.
Rignano sull’Arno voterà solo una volta, perché è un comune sotto i 15mila abitanti, e per questo vince chi spunterà la maggioranza relativa. Nessun ballottaggio, quindi, buona la prima.