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Bocciato “il piano per la movida sostenibile” dai comitati del centro storico

admin
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Nel “Piano per la movida sostenibile” varato definitivamente dal Comune di Firenze c’è un fitto elenco di eventi culturali, non ancora precisati, che si svolgeranno in città durante l’estate: 100 nei quartieri e 34 sui sagrati. Un programma che animerà le prime ore delle notti fiorentine , ma che non renderà affatto
sostenibile la movida che va avanti fino alle 3 e anche oltre.

Nel piano ci sono anche le regole per la difesa dei sagrati e l’annuncio che saranno aumentati i bagni pubblici, che il loro uso sarà gratuito e che l’orario di apertura andrà dalle 21 alle 3 del mattino ma solo il giovedì, il venerdi e il sabato, come se lo
sballo caratterizzasse solo il fine settimana. Infine va registrato il mezzo passo indietro sull’impiego degli steward che, si legge nel comunicato, “potranno essere impiegati”, ma senza dire da chi e con quali compiti.

Come Coordinamento dei comitati del centro storico ci sentiamo beffati dal Comune e dalle altre istituzioni cittadine che nel novembre scorso si aprirono al dialogo con noi, ma che sulla movida non ci hanno mai consultato. Nel documento in sei punti che presentammo a fine 2021 sulla movida c’erano proposte
precise, ma sono state completamente ignorate, a parte la (parziale) diminuzione del numero dei tavolini  all’esterno dei locali.

Non ci potrà mai essere “movida sostenibile” se non sarà garantita una fascia del silenzio e di rispetto per il diritto al riposo, così come sta scritto nel Regolamento di Polizia municipale e nel “Patto per Firenze sicura” sottoscritto nel 2019 da Comune e Prefettura. Furono le istituzioni a stabilire, mettendolo per iscritto, che dalla mezzanotte   dovevano finire tutte la attività all’aperto, fino alle 7 del mattino. Sono le stesse istituzioni che adesso fanno finta di non avere mai fissato quella regola. Noi eravamo disposti a trattare sul limite
dell’una, ma evidentemente non andava bene alle potenti associazioni dei commercianti che hanno concordato il piano sulla movida con Palazzo Vecchio.

Non solo. Come misura minima per limitare il disagio dei residenti avevamo chiesto che l’orario di inizio della Ztl estiva venisse spostato dalle 23 alle 20 per impedire l’invasione delle auto di chi va nei ristoranti e nei pub del Centro parcheggiando nei posti riservati ai residenti. No anche su questo fronte. Inoltre
chiedevamo un giro di vite sulla vendita e sul consumo di bevande alcoliche, controlli costanti come deterrenza e una campagna rivolta ai giovani sui danni provocati dall’abuso di alcol. Nel piano non c’è neppure un accenno a questi temi.
Se alla giunta guidata da Dario Nardella stesse realmente a cuore il problema della residenza nel centro storico saremmo a commentare un piano movida completamente diverso. A noi non resta che prenderne atto.

Paolo Ermini e Alessandro Villoresi
Portavoci del Coordinamento dei comitati dei residenti nel centro storico di Firenze