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Filatura italiana in crisi con meno 7% alla vigilia di Pitti Filati

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pitti filatiNel 2012 la filatura italiana vede interrompersi il trend favorevole ripartito nel 2010: secondo le stime preliminari elaborate da Sistema Moda Italia e diffuse alla vigilia di Pitti Filati (23-25 gennaio a Firenze), il fatturato del settore dovrebbe archiviare l’anno appena concluso con un decremento del -7% (pari a 3.141 milioni di euro). D’altra parte hanno perso tono sia la domanda estera che la domanda interna intra-filiera (-18,5%), con cali per i filati di lana e cotone. Risulta invece piuttosto stabile la domanda di filato liniero. Il valore della produzione italiana, dopo i rimbalzi del 2010-2011, assiste ad un ridimensionamento, stimato in particolare in una variazione del -13,1%. Per l’export si stima un decremento medio annuo del -7,5%, per l’import del -19,1%. Per la filatura italiana nel 2012 torna pero’ positivo il saldo commerciale con l’estero. Analizzando il dettaglio si nota che nei primi nove mesi del 2012 e’ rimasto stabile l’export di filati cardati di lana (+0,4%), mentre e’ calato quello di filati pettinati di lana (-7,1%), misti chico/lana (-10,9%), cotone (-21,2%). In decrescita anche l’import di filati di cotone (-35,8%), cardati (-16,3%), pettinati (-12,1%), misti chimico/lana (-17,7%). Insomma dopo un biennio di ripresa, nel 2012 la filatura italiana ha perso lo slancio. Le aziende della filatura italiana si ritrovano domani a Pitti Filati cercando quella ripresa che dovrebbe riaffacciarsi proprio nel corso di quest’anno, almeno con riferimento ai mercati esteri.

Fonte Ansa

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