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Il giorno dopo: Coda da Viale Don Minzoni per cantiere deserto nel viale Milton. Automobilisti esasperati, Residenti sul piede di guerra.

admin
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L’importante per tutta la classe politica di qualunque partito è creare un qualcosa che possa richiamare l’attenzione dei media con particolare riferimento ai social.

Basta seguire con una certa attenzione la manifestazione in oggetto. Qualunque sia l’argomento.

L’importante è apparire. Poi quello che viene dopo non ha più rappresenta più niente. Basta guardare le foto della cerimonia sui lavori in piazza della Liberà per capire come si muovono le persone che aspirano a salire di grado.

Il giorno dopo è tutta un’altra cosa. Il più è fatto- “Abbiamo comunicato poi si vedrà”.

L’esempio lo abbiamo proprio il giorno dopo nel viale Milton dove la carreggiata è stata ristretta per la sistemazione del marciapiede lato Mugnone,

Code da viale Don Minzoni  fino alla strettoia di via Landino con autisti arrabbiati fin dal Ponte Rosso. Arrabbiatura ancora più forte quando , arrivati al punto dolente si accorgevano che il cantiere delimitato da reti, era deserto.

“Non può -afferma un ‘automobilista fermo al semaforo  di via Landino – il sindaco annunciare in pompa magna l’avvio dei lavori e il giorno dopo bloccati da un cantiere deserto. Non c’è rispetto dei cittadini”.

L’ira arriva più profonda dai residenti: “Questi motori praticamente fermi -afferma la signora Roberta – rilasciano inquinanti ma anche tanto calore. Non bastavano i 40 gradi. Ci voleva anche questo”,