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Guerra del rigassificatore /Giani punta su Piombino, Rossi candidato Pd (Arezzo,Siena,Livorno) lo vuole in Liguria dopo lo scippo della Concordia

admin
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E’ scoppiata la battaglia per i rigassificatore con Toti che apre i porti della Liguria assecondato dall’ex presidente della Toscana Rossi e Giani che insiste per Piombino nonostante la contrarietà della popolazione.
“Il presidente Giani ha le sue buone ragioni a dire che se Piombino non vuole il rigassificatore deve protestare con il governo”. Tuttavia “l’opera va contro gli interessi della cittadina e della Toscana”, per questo a protestare dovrebbe essere tutta la regione. E’ quanto sostiene l’ex governatore, Enrico Rossi, ad una intervista a Repubblica Genova  che spiega: “non c’è nessuna ragione per cui la Toscana, essendosi già fatta carico di un rigassificatore alla fonda di Livorno, debba farsene carico di un altro nel porto di Piombino, che non è certo l’unico che possa accogliere una nave di quelle dimensioni”.

L’ex presidente, quindi, ricorda la vicenda della Costa Concordia: “naufragata all’Isola del Giglio, fu portata a Genova per essere smantellata quando mancavano pochi mesi ad ultimare il porto di Piombino. Porto che con una profondità di 20 metri avrebbe potuto accoglierla e lavorarla. Se la Costa Concordia fu portata a Genova, bypassando Piombino e la Toscana che invece l’avrebbero voluta, non si vede perché oggi Genova e il suo porto non debbano farsi carico di questo nuovo rigassificatore. Piombino intanto attende ancora risposte per quanto riguarda la siderurgia e per lo stesso sviluppo del porto che con il rigassificatore rimarrebbe bloccato per anni”.

Nel frattempo Giani dopo aver letto le dichiarazioni del presidente della Liguria disponibile ad accettare un rigassificatore si è eletto a tecnico di alto livello affermando che i porti liguri non sono adatti ad ospitare la nave del gas.  Questa uscita offre grande sicurezza ai residente della Toscana nell’avere un presidente in grado di giudicare a 360 i fatti tecnici. Non solo politici