Nella tana della Vecchia Signora senza paura e con la consapevolezza che, attraverso il gioco, si possono superare anche ostacoli che alla vigilia appaiono insormontabili. Vincenzo Montella, il giorno prima
della supersfida dello Juventus Stadium, ha la faccia serena. Sa che questa partita conta tantissimo per Firenze, ma non vuole caricare oltre modo l’atmosfera, già tesa per i cattivi rapporti fra le due tifoserie
e fra le due società. Il tecnico, una volta tanto, lascia intuire qualcosa sulla formazione ed esprime una certa preoccupazione riguardo alle condizioni di Cuadrado, rientrato soltanto oggi dal Guatemala dove ha
disputato un’amichevole con la nazionale colombiana mercoledì notte.
Partiamo dall’attacco, ci sono possibilità di vedere in campo dal primo minuto El Hamdaoui?
“Ci sto pensando perché sta molto bene sia fisicamente che mentalmente. Si allena con impegno e ha grande entusiasmo. Ha delle caratteristiche diverse da Luca Toni, quindi può essere utile in una gara come quella di domani”.
Ma come si può battere questa Juve?
“Occorre mettere in campo le nostre caratteristiche cercando di ostacolare le loro iniziative. La Juve fa della continuità la sua arma migliore. Dobbiamo essere perfetti e molto attenti. Sappiamo che è una partita importante per la città che stiamo preparando con la stessa voglia di vincere. Mi auguro che la squadra non ci arrivi scarica, perché la Fiorentina ha tante qualità e non potrà permettersi di offrire una prestazione normale”.
Una Juve che sente l’impronta di Antonio Conte?
“Non conosco bene come lavora, ma ha creato una mentalità importante alla Juve, dove anche il campione si mette a disposizione della squadra. E’ il tecnico più vincente della Serie A ultimamente. Troppo nervoso?
Ognuno vive le proprie tensioni a modo suo”.
Il calore che circonda questa partita a Firenze l’ha colpita?
“Sorpreso no, ma ho capito quanto vale per Firenze questa partita. I tifosi mi chiedono tutti: “Icché si fa sabato?”. Sono molto simpatici. Comunque credo ci si debba fermare alla rivalità sportiva che se sana
è anche stimolante. Il mio compito è farla tramutare in energia positiva e non arroganza perché si tratta comunque di una partita di calcio”.
Se la sente di dire ai tifosi viola che non andrà mai alla Juve?
“Non mi piace dire cose scontate per accattivarmi la simpatia della gente”.
Cosa si aspetta da Jovetic?
“Finalmente si è sbloccato, adesso spero che faccia vedere tutto il suo talento. La sfida con Vucinic? Si somigliano molto come modo di giocare, ma Stevan ha più il gol nel sangue. Speriamo che mantenga
questa caratteristica domani”.
Con voi, vista l’emergenza, ci sarà anche il giovane Capezzi “E’ un ragazzo giovanissimo con buone qualità. E’ in prima squadra perché vogliamo lavorarci. Lo portiamo in panchina con noi ma spero di non doverlo utilizzare domani, perché potrebbe trovarsi in difficoltà”.
Pirlo contro Pizarro, sfida intrigante “Sono gli interpreti che hanno dimostrato di avere più continuità di rendimento nel tempo. Domani vedremo un bello spettacolo”.
All’andata metteste la Juve in difficoltà
“Sì, ma mi auguro che il vanto della gara di andata non diventi un rischio. Dobbiamo dimenticarla, sappiamo cosa abbiamo fatto ma adesso dobbiamo pensare alla gara di domani, altrimenti si rischiano figuracce”.
Cuadrado è tornato? Come sta?
“Sta tornando in questi minuti. Vediamo come sta, spero di non trovare brutte sorprese”.
Romulo domani sarà una delle poche alternative disponibili per il centrocampo
“Ha dimostrato di poterci stare nella Fiorentina e ha giocato anche all’andata contro la Juve, facendo bene”.
Se vincesse farebbe un bel favore al Napoli
“Diciamo che qualche telefonata da Castello di Cisterna è arrivata…”
Cambiamenti di modulo in vista?
“Affrontare le grandi squadre è sempre difficilissimo e cambiare sarebbe anche un messaggio negativo per la squadra”.
Prima la Juve, poi l’Inter. Due gare da esame di maturità?
“’Nelle prossime due partite potremo capire chi siamo davvero. L’occasione di crescere è alla portata”.