La Juventus è una squadra che, in questo momento, ha un gioco avvolgente che fa paura a gran parte degli avversari. Ma la Fiorebntina messa in campo da Montella non può far paura a nessuno. L’importante è trovare il bandolo della matassa che Montella non vuol o non può cercare.
1)Perchè insistere su Toni che ormai ha dimostrato di entare in partitra solo quando c’è da colpire di testa?
2)Perchè all’inizio del campionato sulla fascia sinistra si svolgeva un grande gioco aereo e adesso a Pasqual se va bene arrivano due o tre palle da crossare?
3)Perchè insistiamo su un gioco sterile, da campetto della parrocchia, con passaggi stretti, in pochi metri quadrati, facilitando l’intervento dei difensori avversari?
3)Perchè Montella che si è presentato a Firenze con coraggio, con decisioni fuori dai canoni, adesso è conservativo? Per vedere giocare certi giocatori si può rischiare tanto i nuovi non faranno peggio.
4) Perchè, perchè perchè…sarebbe molti i perchè ma vogliamo chiudere con uno che hanno rivolto a noi. Perchè a questo punto non provare anche Lupatelli? Potrebbe essere la soluzione che mette tutti con l’animo in pace?
LA PAGELLA
VIVIANO 5,5: Il tiro-gol di Vucinic è una gran botta, ma lui non è nella giusta posizione e aiuta il montenegrino a sbloccare la gara. Poi si riscatta, salvando una rete fatta sullo stesso Vucinic e opponendosi
come può alla Juve arrembante della ripresa. Sul finire deve anche incassare gli sfottò dello Juventus Stadium e per un fiorentino come lui la sconfitta brucia due volte. In passato è stato protagonista in
negativo di tanti ko viola, stavolta non è lui il maggior responsabile.
RONCAGLIA 4,5: Non è più il guerriero d’inizio stagione. Colpa di una condizione fisica che non lo assiste e di una situazione psicologica difficile. Clamoroso l’errore in fase di respinta che propizia il vantaggio
bianconero. Ha grosse responsabilità anche sul secondo gol, sbagliando completamente la diagonale. Insomma è uno degli anelli deboli della retroguardia colabrodo dei viola.
GONZALO RODRIGUEZ 5: Va bene cercare di non buttare via il pallone, ma l’argentino esagera di brutto e si fa soffiare la sfera in più di un’occasione, tentando dribbling improbabili all’interno della sua area di rigore. Probabilmente ha bisogno di un bagno d’umiltà per capire che correndo certi rischi, in serie A, si viene quasi sempre puniti e con lui tutta lo è stata tutta la Fiorentina.
SAVIC 5,5: Tiene botta, ed è l’unico dei difensori viola a farlo, al cospetto della furia juventina. Sbaglia anche lui quando la Juve segna il raddoppio, ma non meritava la sostituzione che, forse, avviene per un problema fisico. Dal 1’ st TOMOVIC 6-: Quando entra la gara è praticamente già chiusa. Fa in tempo a salvare un paio di situazioni scabrose.
CUADRADO 6: Parte benissimo, nonostante il fuso orario pesi sulle gambe (ha giocato un’amichevole mercoledì notte in Guatemala con la Colombia). Come al solito viene martellato sulle caviglie, ma non si
abbatte, nonostante l’arbitro sia permissivo con i suoi avversari di turno. Dai suoi piedi partono gli unici veri pericoli viola. Poi sparisce, rassegnato e stanco, nella ripresa.
PIZARRO 5-: Straperde il duello con Pirlo, riuscendo a sbagliare palloni impensabili per un giocatore della sua caratura. Soffre maledettamente il pressing alto dei bianconeri che gli tolgono anche l’aria per respirare
e finisce la gara in una preoccupante apnea.
ROMULO 5,5: Il brasiliano atipico viola non riesce neppure a sfruttare la sua unica arma, ovvero il dinamismo. Ma almeno, a differenza di molti suoi compagni, ci mette la grinta e questo lo salva da un
giudizio ancora più severo.
BORJA VALERO 5,5: Contro Vidal e compagni fa la figura che non t’aspetti, ovvero sembra un giocatore normale. Ma non è tutta colpa sua, il problema è che i compagni di reparto non ne azzeccano una e, alla
fine, anche lui perde la bussola, galleggiando nella terra di nessuno del centrocampo viola.
PASQUAL 5,5: Tecnicamente non sarà un fulmine di guerra, ma è l’ultimo a mollare, correndo dal primo
all’ultimo minuto. Qualche buon cross nel primo tempo, poi la luce viola si spegne e anche lui non combina
più niente, salvo impegnarsi fino alla fine.
JOVETIC 4,5: La sua fase involutiva è la cosa che preoccupa di più dopo la disastrosa trasferta di Torino.
Perché le premesse per far bene c’erano tutte: si era sbloccato contro il Parma e doveva dimostrare ai suoi tifosi di voler battere la Juve che lo aveva corteggiato per un’intera estate. Ma della sua partita resta soltanto un tiro preparato bene, ma troppo centrale che fa solo fare bella figura a Buffon. Poi il buio assoluto. E’ il fantasma di se stesso, tanto che anche Montella perde la pazienza, togliendolo con un quarto d’ora d’anticipo. Dal 30’ st LJAJIC s.v.: Nella pochezza viola è uno dei pochi a cercare almeno il tiro in porta.
TONI 5,5: Combatte come sempre, ma contro difensori come Barzagli fa una fatica del diavolo a reggere il confronto. Riesce comunque a fare un buona sponda, dilapidata da Jovetic, nel primo tempo. Poi va in
debito d’ossigeno e rientra nell’anonimato. Dall’11’ st EL HAMDAOUI 5,5: Gioca anni luce lontano dalla
porta e per uno che dovrebbe fare il centravanti è qualcosa d’incomprensibile. A sua scusante il fatto che
quando entra la Fiorentina è già finita da un pezzo.
MONTELLA 5: Pecca di presunzione perché pensare di giocare a Torino contro la Juve senza fare pressing su Pirlo è un suicidio scritto in partenza. Le assenze a centrocampo penalizzano il suo modulo di gioco, ma ogni tanto bisogna anche saper cambiare, adattando la squadra a un avversario palesemente più forte. Lui, invece, non lo fa , e dà alla Fiorentina segnali di rassegnazione alla sconfitta. Un capitolo a parte lo merita l’impostazione difensiva: dovrà alzare la voce con Gonzalo Rodriguez e compagni, perché il dribbling al limite dell’area è diventata un’inaccettabile abitudine all’harakiri.
IL DOPO JUVE DI MONTELLA
“La Juve ha dimostrato di essere piu’ in forma. Questo non significa che la Fiorentina non ci abbia provato, loro sono stati piu’ bravi a sfruttare le occasioni, alcune delle quali le abbiamo regalate noi. Dobbiamo cercare di capire dove abbiamo sbagliato, loro hanno dimostrato di essere una grande squadra”. Cosi’ il tecnico della Fiorentina Vincenzo Montella ha commentato a caldo ai microfoni di Sky la sconfitta di Torino contro la Juventus. Una sconfitta che non deve far demoralizzare l’ambiente, visto che quello viola e’ un percorso di crescita.-“Noi abbiamo un nostro processo di crescita che passa anche attraverso queste gare, questo modo di giocare. Fare diversamente sarebbe un passo indietro a livello di mentalita’ e filosofia. Le gare vanno giocate cercando di sfruttare le nostre migliori caratteristiche” ha detto l’allenatore della Fiorentina, aggiungendo: “i loro attaccanti hanno fatto molto lavoro su Pizarro, non riuscivamo a ripartire, ha dimostrato la Juve di avere una grande mentalita’ da grande squadra. Per crescere di livello si deve passare anche attraverso le diversita’ delle partite. Stasera abbiamo fatto fatica perche’ non riuscivamo a creare, a costruire, per il loro lavoro. Dobbiamo imparare a gestire anche queste partite cosi’ diverse. Dove ci sentiamo stasera a proposito del video del sito Juve? Stasera ci sentiamo in paradiso, quando alleni una squadra come la fiorentina non puoi che essere contento”.