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Giorgio Morales: “Uno scandalo le dichiarazioni di Rossi sull’aeroporto di Peretola. Perchè Renzi sta zitto?

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Riceviamo una lettera da Giorgio Morale, ex sindaco di Firenze e presidente dell’Associazione Valentino Giannotti per la  sistemazione definitiva dell’aeroporto di Peretola. Ecco il testo integrale:

peretola ” Mentre scrivo arriva la notizia del rinvio a dopo le elezioni dell’adozione in Giunta Regionale della variante al piano territoriale con la previsione della nuova pista aeroportuale a Peretola. Non c’è da sorprendersi, anzi me lo aspettavo. Lo scandalo non è un rinvio di venti giorni dopo venti anni di chiacchiere e veti (o cinquanta se si ricorda il primo progetto di pista parallela redatto da Luciano Nustrini nel 1962). Lo scandalo è un altro poco o punto notato. E’ la dichiarazione del Presidente Enrico Rossi rilasciata il 27 dicembre 2012: “la variante urbanistica per la nuova pista nell’aeroporto di Peretola andrà in porto solo se sarà costituita la holding  tra Pisa e Firenze per una gestione unitaria degli aeroporti toscani”.

A parte il fatto che nessuno sa che cosa sarà questa holding e quale incidenza potrebbe avere sul mercato aeroportuale, la dichiarazione  di Rossi è grave perché significa la volontà di subordinare lo sviluppo dell’aeroporto fiorentino al controllo di Pisa. Insomma non credo di esagerare se dico che si vorrebbe introdurre una specie di pianificazione “sovietica” ad una fisiologica e positiva concorrenza fra i due scali. Sia chiaro: non contesto l’utilità di una integrazione fra le due società di gestione per molti aspetti di interesse comune del sistema aeroportuale toscano. Ma questo sistema, intanto, potrà esistere in quanto l’aeroporto di Firenze disponga della nuova pista. Non lo dico io, l’ha detto l’ENAC.

La riprova di quanto affermo sta in una lettera del Sindaco di Pisa Filippeschi all’assessore regionale Marson, in data 1 dicembre 2012. Scriveva tra l’altro il Sindaco: “la realizzazione di una nuova pista a Firenze potrebbe determinare, in assenza di coordinamento fra i due scali toscani, una competizione di natura commerciale, finalizzata a mantenere e/o spostare un vettore da un aeroporto all’altro, i cui effetti potrebbero determinare un indebolimento della quota di mercato di almeno una delle due infrastrutture”.

In altre parole il Sindaco teme che la nuova pista, nonostante la riconosciuta natura di “city airport” del Vespucci, possa togliere a Pisa una fetta di mercato. E se così fosse? I passeggeri scelgono un aeroporto o l’altro secondo i propri interessi e non perché glielo impone una holding come quella voluta da Rossi.  Insomma, siamo in presenza di un municipalismo da antologia, condiviso dal Presidente Rossi, che ha fatto dichiarare al Presidente dell’Unione Industriali di Prato se ci sia qualcuno che voglia fare davvero la nuova pista. A questo punto, anche noi temiamo che non se ne farà di niente.

Ma resta da notare il silenzio tombale del Sindaco di Firenze. Abbiamo reso merito più volte a Matteo Renzi di avere sostenuto correttamente la necessità dello sviluppo dell’aeroporto di Peretola. Adesso non ha niente da dire? Perché non reagisce ad una vera e propria aggressione a Firenze? Perché non difende, non il proprio campanile, ma il sistema aeroportuale toscano nell’interesse dell’intera regione?

 Giorgio Morales

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