Home PRIMO PIANO Nuova occupazione alle Mulina di senza fissa dimora. Da 15 anni continua...

Nuova occupazione alle Mulina di senza fissa dimora. Da 15 anni continua il degrado dell’ex ippodromo

admin
278
0

“Abbiamo appreso della nuova occupazione di tredici persone senza fissa dimora nel dismesso Ippodromo de Le Mulina. Tra gli occupanti è stato identificato anche un ricercato per rapina, insomma, il centro d’equitazione si è trasformato in un rifugio per i delinquenti. Purtroppo la notizia non ci sorprende visto che da anni stiamo denunciando la grave situazione in cui versa la struttura.”

 

Affermano Francesco Torselli e Alessandro Draghi, capogruppo di Fratelli d’Italia rispettivamente nel Consiglio regionale toscano e a Palazzo Vecchio.

 

“L’ex ippodromo, che ben 15 anni fa la sinistra aveva promesso di riqualificare, è diventato un rifugio per i senza tetto e una discarica a cielo aperto dove si trovano suppellettili e rifiuti di ogni tipo. Al di là delle vicende giudiziarie nate attorno alla concessione della struttura a Pegaso srl, è una vera e propria vergogna che il tempio fiorentino del trotto si sia trasformato in un tale luogo di degrado e delinquenza. E, per giunta, all’interno del parco delle Cascine che doveva diventare il Central Park di Firenze.

Ai tempi della giunta Renzi, i nuovi gestori promisero di trasformare l’ippodromo in un polo fieristico. La stessa storia si è ripetuta con il sindaco Nardella che, continuando sul solco del suo predecessore, ha dovuto mantenere la concessione a personaggi a dir poco improvvisati. A seguito dell’approvazione di una nostra mozione in Consiglio comunale, la Giunta fiorentina tentò di togliere la gestione a questi soggetti ma un ricorso bloccò il tentativo.

Oggi, dopo 15 anni di promesse mancate della sinistra, questo non è altro che un monumento al degrado dove anziché gli stand fieristici troviamo delinquenti, materassi e giacigli di fortuna.

Vorremmo sapere se lo stato d’abbandono in cui versa la struttura sia dovuto all’incapacità gestionale degli assegnatari o ai ritardi dell’amministrazione Nardella nel svolgere i lavori propedeutici all’assegnazione definitiva. Perché se fosse colpa del Comune, il danno alla città sarebbe ancora maggiore è ben più grave”