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Bimbo ferito a Ventimiglia, procura: “Lesioni non per maltrattamenti”

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(Adnkronos) – “Gli accertamenti sinora effettuati (indagini di pg, dichiarazioni, interrogatori, consulenze medico legali e relazioni della polizia scientifica) in ordine alla produzione delle più gravi lesioni riportate dal minore e che ne hanno determinato il pericolo di vita, non paiono ricondurre dette lesioni a condotte volontarie di percosse o maltrattamento; il che ovviamente non esclude in radice che condotte lesive volontarie possano essersi realizzate in epoca antecedente, tema investigativo questo in fase di approfondimento sul quale non è possibile allo stato formulare alcuna anticipazione”. E’ quanto si legge in una nota della procuratore di Imperia Alberto Lari in merito al caso del bambino soccorso con “gravi lesioni” il 19 dicembre scorso a Ventimiglia.  

Il procuratore premette che “in considerazione della sensibile rilevanza mediatica che ha assunto la vicenda, attualmente all’attento vaglio investigativo di quest’ufficio” e in considerazione della “molteplicità di ricostruzioni congetturali, talune destituite di qualsiasi serio fondamento” si ritiene “pur nel rispetto del segreto di indagine, di dover indicare alcuni elementi attualmente acquisiti con ragionevole attendibilità, onde disincentivare rappresentazioni decisamente fuorvianti degli eventi. Ciò anche al fine di far cessare la costante diffusione mediatica di immagini dei luoghi privati e delle persone coinvolte (persino dei minori), situazione che può concretamente pregiudicare la genuinità dell’acquisizione delle prove”.  

Nella nota il procuratore aggiunge che “un apporto decisivo per l’accertamento dei fatti, com’è ampiamente prevedibile, potrà essere fornito” dallo stesso minore, “le cui condizioni di salute, per quanto nettamente migliorate, non consentono al momento di poterlo esaminare sui fatti stessi con quel grado di attendibilità, tendenzialmente scevra da qualsiasi tipo di condizionamento esterno, auspicabile”.  

“Si è dell’avviso quindi che una responsabile attenuazione dell’interesse mediatico sulla vicenda, obbiettivamente da ridimensionare rispetto all’enfasi inizialmente data, grazie anche alla evoluzione estremamente positiva delle condizioni fisiche del minore, non potrà che procurare giovamento al sereno svolgimento delle indagini in vista dell’accertamento della verità”, conclude il procuratore Lari.