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Duro scontro a distanza fra Renzi e Fassina. Le dichiarazioni dei due politici

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Matteo-Renzi-1 Matteo Renzi in un’ intervista al Messaggero 

”Oggi io e tutti gli altri facciamo la nostra parte perche’ vada bene il tentativo” di Pier Luigi Bersani. Ovvero, programma di governo in 8 punti su cui confontarsi con il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Detto questo, ”se le cose non andassero in porto e’ chiaro che si aprirebbe uno scenario diverso”. Ad affermarlo, in un’intervista al ‘Messaggero’, e’ il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. ”Oggi sarebbe assurdo prefigurare scenari alternativi quando stiamo ancora lavorando al piano A – aggiunge Renzi -. Cio’ premesso, e’ chiaro che il Capo dello Stato si ascolta sempre, in particolare questo Capo dello Stato che ha sempre dimostrato in ogni circostanza una capacita’ di giudizio, di saggezza, di lungimiranza che gli vanno riconosciute. Se Napolitano ha sentito il bisogno di fare una nota scritta su questi temi” – affinche’ come ha detto in precedenza in Germania si evitino ”premature categoriche determinazioni di parte” – ”a maggior ragione non possiamo prescinderne”. In merito all’ipotesi di un governo del Presidente, Renzi rimarca: ”Sono valutazioni che competono esclusivamente alla sensibilità, oltre che alla competenza, del Capo dello Stato. Mi limito a dire che questa legislatura ha tutte le caratteristiche per battere tutti i record di durata in negativo”. A proposito invece del suo mancato intervento ieri alla Direzione del Pd, il sindaco di Firenze chiarisce: ”Non sono abituato a partecipare alle liturgie del partito”. Certo, ”mi sembrava indelicato non partecipare ma quello che avevo da dire l’ho detto gia”’. Ad esempio, ”penso che la sconfitta ci costringa ad aprire una riflessione sulla forma partito, che dovremmo fare una volta chiusa l’impasse istituzionale”.

L’attacco di Fassina al sindaco di Firenze

 “Questa scorciatoia per cui entra in campo un altro ‘Unto del Signore’ la trovo povera di prospettive e risultati immediati”. Stefano Fassina richiama in auge la metafora che Silvio Berlusconi si autoapplicoò¬ e attacca Matteo Renzi: “Lui e’ l’Unto del Signore nella propaganda con cui viene raccontato ma se pensiamo che mettiamo uno giovane bello e brillante e risolviamo i problemi siamo fuori strada”. L’esponente Pd, dai microfoni di ’24 Mattino’ su Radio24 liquida l’analisi del sindaco di Firenze, secondo il quale ‘ho perso le primarie ma forse avrei vinto alle urne’, dicendo: “Non credo sia un’analisi fondata. Renzi ha perso le primarie con un programma che era sostanzialmente l’agenda Monti. L’agenda Renzi e’ stata travolta dal risultato elettorale. E’ una leggenda metropolitana – incalza – che con lui andremmo meglio. Forse potremmo intercettare qualche sparuto elettore piu’ attento ai costi della politica, ma sul piano economico e sociale la proposta di Renzi si e’ dimostrata nettamente minoritaria. A me piacerebbe parlare di analisi, non di persone”.

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