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Prilepin, il post dall’ospedale: “C’erano 2 bombe, seconda non è esplosa”

Adnkronos
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(Adnkronos) – Zakhar Prilepin ha pubblicato un post, dopo essere rimasto gravemente ferito nell’attentato di sabato mattina in cui è morto il suo autista e guardia del corpo e dopo essere uscito ieri dal coma farmacologico. “Mi hanno detto che c’erano due bombe. Ma l’attentatore si è impaurito ed è fuggito immediatamente dopo che la prima è esplosa. Se fosse esplosa anche la seconda, avrebbe ucciso tutti. Lui lo hanno preso”, ha spiegato lo scrittore e combattente fra le fila dei filorussi in Ucraina, riferendosi al suo autista e guardia del corpo morto nell’esplosione avvenuta vicino al paesino di Pionersky, nella regione russa di Nizhny Novgorod. 

“Era seduto nel sedile del passeggero. L’esplosione è avvenuta in corrispondenza della ruota vicino a cui era seduto lui. Ho perso conoscenza per tre minuti, quando mi sono svegliato sono gattonato fuori attraverso il parabrezza rotto. Alcuni abitanti del paesino sono corsi ad aiutarmi. Mi sono rotto entrambe le gambe e ho riportato una ferita”, ha scritto, confermando di aver lasciato la figlia solo cinque minuti prima dell’esplosione.  

Il Comitato investigativo in Russia ha accusato di terrorismo e traffico di armi Alexander Permyakov arrestato in relazione all’attentato. Permyakov, che rischia una condanna fino a 35 anni di carcere, ha confessato di aver operato su istruzioni di agenzie di intelligence ucraine e di essere stato reclutato nel 2018. Il Comitato investigativo ha diffuso ieri il video della sua confessione. Nei suoi confronti è stato disposto l’arresto per due mesi.