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Caso Open, Renzi attacca sul Riformista: “Indagine assurda”

Adnkronos
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(Adnkronos) – “Lo scandalo Open non è quello degli organizzatori della Leopolda ma quello di una indagine così assurda da aver visto cinque sentenze di annullamento della Cassazione ancora prima dell’udienza preliminare. Cinque! Credo sia un record”. Lo scrive Matteo Renzi nell’editoriale di oggi su “Il Riformista” dal titolo “Open to meraviglia”, dedicato alla vicenda giudiziaria che lo vede indagato, con altri, dalla Procura di Firenze, per i presunti finanziamenti illeciti alla Fondazione Open, che sosteneva le sue iniziative politiche quando era segretario del Pd e presidente del Consiglio.  

“Anche oggi mi presenterò in Tribunale, a Firenze, nell’ambito del ‘processo Open’ – afferma Renzi -. Cinque anni fa le prime indagini, quattro anni fa gli scandalosi sequestri show che furono poi annullati dalla Cassazione, tre anni fa il mio avviso di garanzia, due anni fa la richiesta di rinvio a giudizio, un anno fa l’inizio dell’udienza preliminare. E io come sempre, come ogni cittadino, vado in Tribunale cancellando gli impegni politici per una inchiesta nata da un pregiudizio ideologico che sarà ricordato come uno dei tanti flop, più grave di altri per la straordinaria eco mediatica iniziale, anche se da quando la Cassazione ha demolito l’indagine dei Pm nessuno ne parla più”.  

Il leader di Italia Viva, poi, spiega ai lettori che “Il Riformista” non seguirà l’udienza preliminare al Tribunale di Firenze né l’eventuale processo: “questo giornale non è il luogo della mia difesa. Mi difendo da solo: ‘Il Mostro’ è stato un best seller, non ho mai rifiutato di rispondere ai giornalisti, ho denunciato i magistrati che ritenevo responsabili perché chi è stato Presidente del Consiglio ha l’obbligo di rispettare le istituzioni. E se ritiene che qualcuno sia in malafede ha il dovere di denunciarlo, non il diritto di farlo”.  

“Il Riformista” parlerà invece degli altri errori giudiziari, “come abbiamo fatto anche ieri: quelli che riguardano i cittadini comuni, quelli di cui non parla nessuno”. “Il Riformista”, scrive sempre Renzi, “darà spazio ai magistrati bravi, quelli che devono far carriera indipendentemente dalla propria corrente”. “Il Riformista” ospiterà il dibattito sul futuro della giustizia perché è “un nodo nevralgico per la credibilità delle istituzioni ma anche per la tenuta della nostra economia”.  

“Citando lo straordinario discorso di Enzo Tortora, io so di essere innocente e spero che lo siano anche i magistrati che mi indagano ingiustamente. Ma questo giornale non può servire per regolare i miei conti o per proclamare la mia sete di verità – continua Renzi nell’editoriale – Questo giornale è per tutti quelli che credono che la patria del Beccaria non possa essere affidata alla rabbia dei travagliati giustizialisti del nostro tempo, persone che vivono di rancore, odio, invidia sociale. Questo giornale non si occupa del processo Open perché parla di tutto il resto. E chissà che il ministro Nordio non ci regali una riforma capace di farci tornare a credere in una giustizia giusta. Magari dalle vergognose indagini fiorentine nascerà una nuova consapevolezza nella magistratura italiana. Siamo pronti a farci sorprendere: Open To Meraviglia”.