La mail alla RSU è arrivata alle 21 di sabato sera. Qf fa sapere di voler incontrare i sindacati per informarli della volontà di avviare la procedura di licenziamento degli operai della ex-GKn di Campi Bisenzio.
La RSU ha detto di aspettarsi la notifica, perché questo è parte di un passaggio formale già previsto dagli accordi interni. Inoltre, la data di scadenza della cassa integrazione è fissata a fine anno. In tutto questo si aggiunge il silenzio tombale che la proprietà ha scelto negli ultimi mesi.
All’ex Gkn, quindi, si aspettavano che la società di Francesco Borgomeo stesse per procedere alla notifica del licenziamento. Il ministero era stato avvisato della possibile notifica a giorni. Ma il tavolo di concertazione non è stato più aggiornato da marzo e oggi la situazione è paradossale.
Da una parte ci sono gli operai che stanno lavorando a un piano di reindustrializzazione. Dall’altra c’è un imprenditore che, insieme al liquidatore, rimane in silenzio. Il tavolo governativo è congelato, mentre gli operai, che hanno deciso di costituire una cooperativa, hanno trovato sei milioni da investitori istituzionali.
“La proprietà ha smesso di pagare gli stipendi da un anno e le informazioni sul pagamento della cassa integrazione arrivano sempre in ritardo”, fanno sapere sempre dalla RSU.
“Valuteremo con l’assemblea dei lavoratori le prossime mosse — concludono dalla rsu —. Adesso non ci sono proprio più alibi. Noi abbiamo il piano industriale e tutti gli strumenti per portarlo avanti. Chi è arrivato nel dicembre 2021 dicendo di avere già progetti e investitori, oggi svela la sua vera natura. Una proprietà che vuole smantellare lo stabilimento e aprire la strada ad una possibile speculazione immobiliare”.