di Elisabetta Failla
Angelina Mango ha vinto la 74* edizione del Festival di Sanremo e non è una vittoria annunciata. Lei era tra i favoriti ma se l’è giocata fino all’ultimo con Geolier (secondo) e Annalisa, cantante di livello internazionale e con doti canore fantastiche che forse nelle sue hit di successo non sfrutta appieno, arrivata terza. Angelina ha vinto grazie alla media ponderata di tre giurie, televoto, radio e sala stampa, con queste percentuali: lei 40,3%, Geolier 25,2%, Annalisa 17,1%, Ghali 10,5% e Irama 6.9%. Il rapper napoletano ha ottenuto un grande successo al televoto, sebbene ieri sera il sistema di voto abbia avuto grossi problemi tecnici. Per il pubblico sarebbe stato lui infatti il vincitore (60%), seguito da Angelina Mango (16.1%) e Ghali (8,3%), Annalisa (8%) e Irama (7,5%) ma il risultato è stato ribaltato dalla sala stampa e dalle radio facendo arrabbiare sui social i fan.
Ma torniamo ad Angelina che, come suo fratello Filippo, ha respirato musica fin dalla nascita. E non solo perché suo padre è il grande Pino Mango ma anche perché sua madre è quella Laura Valente che, dopo una carriera da solista, ha avuto l’onore e l’onere di sostituire Antonella Ruggero come voce femminile dei Matia Bazar dal 1990 al 1998.
Angelina, nata a Maratea nel 2001, ha vissuto a Lagonegro fino alla morte del padre per poi trasferirsi con la famiglia a Milano, dove ha mosso i primi passi nel mondo della musica. Nel 2022/23 partecipa ad Amici e arriva seconda in finale (ma prima nella sezione canto). Da lì inizia il suo successo ed è apprezzata da tutti, giovani e non. La cantante, come suo padre, riesce a spaziare fra le tonalità, andando da note più basse a quelle più alte. Ma, soprattutto, si mangia il palco trasmettendo al pubblico la sua gioia di vivere la sua allegria e le sue emozioni. Pensiamo alla sua cover di venerdì scorso, La rondine di Pino Mango. Non solo è stato un modo per ricordarlo ma, con la sua interpretazione, ne ha fatto una canzone nuova con un diverso significato. Angelina ha raccontato il suo dolore, la sua nostalgia, il suo amore per suo padre: … nonostante tu sia/ la mia rondine andata via/ sei il mio volo a metà/ sei il mio passo nel vuoto/ Dove sei? Dove sei?…, commovendo sia per il pubblico in sala che per quello a casa.
Molti si sono interrogati su chi fosse Geolier. Quei fischi alla sua proclamazione come vincitore della serata delle cover sono stati davvero brutti, come i commenti discriminatori sui social. L’ignoranza non può essere giustificata, anche perché basta andare su Google per saper chi sia, men che meno la cattiveria e la maleducazione. Hanno rovinato al giovane rapper, nato nel 2000 a Secondigliano, la gioia del “suo” momento. E questo non è giusto perché, conosciuto o meno, il cantante ha lavorato sodo per arrivare su quel palco.
Appassionato di musica fin da bambino, cominciò a gareggiare nelle gare di “freestyle”. Il suo nome d’arte – Geolier appunto – significa “secondino”, che è anche il nome con cui vengono indicati gli abitanti di Secondigliano, il suo quartiere. Nel 2018 ha debuttato nella scena musicale con il singolo P Secondigliano. Sono seguito poi una serie di progetti musicali che lo hanno portato al successo e ora sul palco del Teatro Ariston con un “tesoretto” di 5,2 milioni di ascoltatori mensili su Spotify. Una delle sue canzoni più famose Everyday (feat Shiva, Anna e Takagi & Ketra) ha avuto più di 52,7 milioni di streams su Spotify.
Al di là della loro bravura, Angelina ha vinto perché è conosciuta da 0 a 99 anni. La sua partecipazione ad Amici, quindi in televisione, gli ha dato una fama che non si limita solo ai giovanissimi perché il talent di Maria De Filippi è visto da persone di ogni età. Purtroppo così non si può dire per Geolier. Non tutti gli “over” usano Spotify o Youtube, soprattutto dai 60 in poi. Mentre la televisione la vedono tutti, soprattutto chi passa parecchio tempo in casa come gli anziani. Angelina è la ragazza della porta accanto, la figlia, la nipote che molti vorrebbero avere, e questa è stata la sua carta vincente al di là della sua indiscussa bravura. Angelina e Geolier rappresentano il Sud, quello bello e pulito che finalmente ha vinto. E non è poco, alla faccia dei leoni da tastiera e delle stereotipate immagini di un Meridione dove la delinquenza la fa da padrone. Che c’è, sia chiaro, ma non è solo quello. D’altra parte, come cantava Fabrizio De André, “… dal letame nascono i fior”. E questi due giovani cantanti, orgogliosi delle loro origini, sono proprio due bei Fiori del Sud che ne è orgoglioso (foto Ansa).