Fiesole, la Toscana, l’Italia intera non può scordare il sacrificio ottanta anni dei Carabinieri Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” dei giovani carabinieri Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti.
Oggi venerdì 13 si è tenuta, in forma solenne, alla presenza del ministro della Difesa, Guido Crosetto e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi la cerimonia per i Martiri di Fiesole, sindaco di Fiesole Cristina Scaletti, il presidente della Regione Giani.
Il Generale Luzi, intervenendo, ha ricordato che “i tre ragazzi, anziché seguire l’istinto della paura e garantirsi la fuga, ebbero li coraggio di fare la scelta più difficile, più rischiosa, più dolorosa, non dovuta, ma eticamente la più giusta. L’eroismo dei martiri di Fiesole ancor oggi ravviva sia il senso di responsabilità degli appartenenti alle Istituzioni che la fiducia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni”.
A chiusura della commemorazione il ministro della Difesa, Crosetto, ha sottolineato “siamo qui per ricordare Alberto, Vittorio e Fulvio. Per ricordare cosa hanno fatto ma soprattutto cosa hanno seminato. Dobbiamo a loro quello che siamo, la nostra Repubblica, la nostra democrazia e i nostri valori. A loro e alle centinaia di migliaia di persone che, come loro, nel momento in cui dovevano discernere tra il bene e il male, hanno saputo farlo. Nella divisa che indossa ogni Carabiniere c’è la storia di chi lo ha preceduto. Ci sono Alberto, Vittorio e Fulvio, c’è Salvo D’Acquisto. C’è il loro esempio. Siamo qui, oggi, ricordarli perché solo così possiamo trasmettere il loro esempio”.
Il ministro ha poi donato tre targhe commemorative ad altrettanti giovani alunni del territorio distintisi, nel corso del precedente anno scolastico, nell’ambito dei progetti per la Legalità promossi nei rispettivi Istituti scolastici, d’intesa con l’Ufficio Scolastico regionale della Toscana. Fra questi la pronipote di uno degli ostaggi che ebbero salva la vita grazie al sacrificio dei 3 eroici carabinieri.
La commemorazione si è svolta alla presenza delle massime autorità militari e civili, dei familiari dei caduti, degli ostaggi, di numerosi invitati con particolare presenza degli alunni dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Tecnica “Piero Calamandrei” di Sesto Fiorentino, del Liceo Statale “Niccolò Macchiavelli” Firenze e dell’Istituto Comprensivo “E. Balducci” di Fiesole.
Dopo la celebrazione della Santa Messa, officiata da Mons. Stefano Manetti, Vescovo di Fiesole, e una breve visita dei luoghi dei fatti storici, la commemorazione è proseguita sul Colle di San Francesco, all’interno del Parco della Rimembranza, con gli onori militari da un reparto in armi della scuola marescialli e brigadieri di Firenze e della banda dell’arma. Il Prof. Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini, ha offerto una toccante ricostruzione storica del sacrificio dei martiri di Fiesole.
In precedenza il sindaco Scaletti ha affermato che “celebrare i Martiri significa ricordare alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi l’importanza delle scelte non solo in circostanze estreme, ma nella quotidianità”. Da parte sua Giani ha poi evidenziato come “il sacrificio dei Carabinieri Martiri di Fiesole rappresenti le radici più profonde della nostra Repubblica Italiana. L’Arma dei Carabinieri è la degna erede di quei valori, rappresentando un autentico orgoglio per tutti noi”
Al termine della commemorazione, presso il Salone delle Memorie della Caserma “Baldissera”, Pasquale Sbarretti, fratello del Carabiniere Fulvio Sbarretti, ha donato all’Arma la decorazione che a suo tempo fu assegnata al eroico fratello che verrà da oggi
custodita presso il Museo Storico in Roma.