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A Roma senza Amauri ma rientra Pasqual

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”Non sono preoccupato ma dispiaciuto perche’ non sono ancora riuscito a invertire il trend negativo come meritano questi tifosi. Non penso di essere il miglior allenatore ma neppure il peggiore, credo che le cose potranno migliorare”. Magari, spera Delio Rossi, da domani all’Olimpico cercando di sfruttare il momento turbolento della sua ex squadra, la Lazio. Pero’ neppure la sua Fiorentina sta vivendo un periodo felice, non a caso in settimana e’ venuto a Firenze Andrea Della Valle. ”Ci ha confermato la sua vicinanza, ora tocca a noi, finora abbiamo fatto fatica ma l’impegno c’e’ sempre stato – assicura il tecnico – Essendo ambiziosi i Della Valle non possono essere contenti ma mai ho avvertito un loro disimpegno”. Per riscattare gli ultimi due ko la Fiorentina al solito si affidera’ a Jovetic spronato da Rossi: ”Sta dimostrando di voler essere un ingrediente importante della torta, non solo la ciliegina, ma deve fare un ulteriore salto”. Stavolta pero’ il montenegrino non avra’ accanto Amauri fermato durante la rifinitura da una contrattura agli adduttori. ”Non dovrebbe essere nulla di serio, se avessimo giocato lunedi’ lui ci sarebbe stato” spiega Rossi che medita di sostituirlo con Ljajic, favorito su Cerci. Non sara’ l’unico cambio data l’emergenza per gli squalificati Olivera (”Troppi tre turni di stop, non ho visto cattiveria nel suo gesto”), Cassani e Gamberini: questi ultimi, non escludendo il tecnico un ritorno a breve alla difesa a 4, dovrebbero essere sostituiti da De Silvestri o Romulo e da Camporese o Felipe. Rispetto alla trasferta di Bologna, Rossi riavra’ almeno Behrami e Pasqual, di nuovo titolare a scapito di Vargas per il quale, secondo il sito peruviano netjoven.pe, il ct del Peru’ Markarian avrebbe chiesto alla Federazione di poter ingaggiare uno psicologo per rasserenarlo dopo la separazione dalla moglie e il clamore per il presunto flirt con la playmate Tilsa Lozano. I pensieri di Rossi pero’ adesso sono altri: ”Siamo nella parte destra della classifica, non posso guardare davanti”. E a chi gli chiede, da buon ex, un parere sul caos-Lazio risponde: ”Ho cosi’ tanti problemi io che non posso pensare a quelli degli altri. Certo, dispiace delle dimissioni di Reja, ma se e’ arrivato a tanto avra’ le sue ragioni. Quanto e’ difficile lavorare con Lotito? Lo ringraziero’ sempre per avermi dato la possibilita’ di allenare la Lazio anche se non sempre eravamo in sintonia. Li’ c’e’ un ambiente particolare, come in altri club, ma non intendo soffermarmi. Piuttosto la classifica dice che loro sono piu’ forti di noi”.

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