Era l’oste di tutti, dall’operaio all’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton che è stato tra i suoi ospiti. É morto, a 73 anni, Torello Latini.
“L’enogastronomia fiorentina e non solo fiorentina perde uno dei suoi interpreti più illustri” commenta la vice presidente della Toscana ed assessora all’agricoltura ed agroalimentare Stefania Saccardi. Torello, , storico patron della trattoria di via de’ Palchetti a due passi da Santa Maria Novella era uno dei re della bistecca alla fiorentina e un figlio d’arte”
A fondare la vendita di vino fu il padre di Torello e Giovanni. Narciso.Nato a Certaldo arrivò ai primi del 1900 fondando a Firenze appunto con una fiaschetteria nel 1914 dal babbo, Narciso Latini, per allargarsi con il ristorante conosciuto in tutto il mondo. Alla morte di Narciso Giovanni e Torello si divisero con Torello che continuò la gestione del ristorante storico in via de’ Palchetti assieme alla moglie cuoca e la figlia Emilia. Giovanni (scomparso ne 2022)n continuò a fare il ristoratore sempre in zona e un’altro alla Steccaia, a Certaldo ai confini con San Gimignano tornando al paese di nascita.
“Firenze – prosegue Saccardi – perde una figura che ha segnato la storia di questa città, non solo dal punto di vista enogastronomico. Torello ha infatti dato un grande contributo anche dal punto di vista culturale, con i suoi libri e col premio “Amici del Latini”, nato nel 1982 e che ha visto la partecipazione di importanti personalità del giornalismo, della cultura e della politica”.
“Perdo un amico – conclude -, una persona sensibile e generosa con cui ho collaborato per anni quando mi occupavo di politiche sociali. Non ha mai rifiutato un pasto a nessuno e grazie a lui tante persone in difficoltà hanno pranzato insieme a tutti gli altri. La cosa speciale di Torello era che non voleva che si dicesse”.
“Negli anni in cui sono stata assessore al welfare ho potuto conoscere da vicino il suo grande cuore, in molte occasioni ha organizzato pranzi per i cittadini più fragili a cui abbiamo partecipato con le persone ospitate nelle strutture di accoglienza, altre volte assieme a Caritas sempre per le persone meno fortunate, permettendo a tutti così di assaggiare i piatti della sua cucina”. Così la sindaca di Sara Funaro esprime il suo cordoglio per la scomparsa di ristoratore Torello Latini
L’ultimo saluto a Torello sarà martedì alle 10 nella chiesa di Santa Trinita a Firenze.