Home FOCUS Non è stato sufficiente un successo chiaro a Pescara per la Champions

Non è stato sufficiente un successo chiaro a Pescara per la Champions

admin
418
0

ljajicA Pescara la Fiorentina ha giocato una splendida partita che poteva aprire le porte alla Champions , ma i voleri della Lega, della classe arbitrale, dei poteri forti del calcio hanno deciso in modo diverso da quello che aveva fatto vedere il campo.

Ecco  le nostre pagelle

VIVIANO 6: E’ tra i pochi viola a non aver disputato una stagione da ricordare. Condizionato, probabilmente, dal suo grande amore per la Fiorentina non è riuscito quasi mai a fare la differenza. Peccato perché il romanticismo calcistico avrebbe meritato pagine più emozionanti. A Pescara vive una serata tranquilla e lascia anche il posto per la passerella finale di Lupatelli. Dal 30’ st LUPATELLI s.v.: Montella gli regala la soddisfazione dell’esordio stagionale. Resterà a fare il terzo portiere perché è un uomo spogliatoio. Fa,comunque, in tempo a subire un gol su una respinta un po’ difettosa.

TOMOVIC 6,5: Lucido e concentrato fin dall’inizio, chiude bene una stagione che lo ha visto per lunghi tratti tra i più positivi del pacchetto arretrato, salvo una fase di appannamento, poi superata. Sarà riscattato dal Genoa e se lo merita perché con l’Europa di mezzo servono giocatori affidabili e versatili come lui.

GONZALO RODRIGUEZ 6,5: Chapeau all’argentino che guida la difesa come un professore in cattedra. Anche a Pescara compie un paio di chiusure spettacolari, soprattutto all’inizio su Sforzini quando il risultato era ancora sullo zero a zero.

 COMPPER 6,5: In questo finale di campionato la Fiorentina ha scoperto di avere un ottimo difensore mancino che presidia bene la sua zona di campo e che sa anche far ripartire la manovra. Un ottimo acquisto in prospettiva futura.

PASQUAL 7: Il voto è più per la sua stagione (che forse meriterebbe ancora di più) che non per la notte di Pescara. Comunque anche in Abruzzo è estremamente positivo quando attacca e puntuale nelle chiusure difensive. Meriterebbe la Nazionale, ma il suo vecchio Mister non ne vuole proprio sapere…

 PIZARRO 7: Se Gonzalo Rodriguez è un professore, lui è lo scienziato della regia viola. Ogni pallone che passa dai suoi piedi si trasforma in una giocata sopraffina e al tempo stesso efficace per far ripartire l’azione. E stavolta non commette neppure leggerezze di sorta. Adesso tornerà pure in Nazionale, sperando che non esageri perché la Fiorentina ha ancora tanto bisogno di lui.

BORJA VALERO 7: Semplicemente geniale la giocata che apre la strada al gol del vantaggio viola. Una cosa simile la fece a Siena e fu l’azione decisiva per vincere la gara. A Pescara arriveranno tanti altri gol, ma la sua intelligenza risulta ugualmente determinante per fare bottino pieno.

MATI FERNANDEZ 7: Meglio tardi che mai. Gioca una gara sontuosa e, soprattutto, si sblocca diventando il sedicesimo marcatore della rosa viola. Con i campi buoni e quando i muscoli non gli danno fastidio diventa un giocatore importante che parla lo stesso linguaggio calcistico di Borja e Pizarro.

CUADRADO 6,5: L’assist per il primo gol di Ljajic è di quelli da spingere in porta. Poi accusa un problema muscolare che ne limita il raggio d’azione. Ma il voto per la stagione sarebbe da otto pieno in pagella e la cosa più interessante è che pare avere ancora ampi margini di miglioramento.                                        Dal 18’ st ROSSI 6,5:Bentornato Pepito. Il calvario finalmente è alle spalle e la Fiorentina, ma soprattutto il calcio italiano, ritrova uno dei suoi interpreti più importanti. Si vede che non vuole rischiare, ma si vede anche che ha classe da vendere e che il modo di giocare della Fiorentina gli calza a pennello. Adesso, partendo Jovetic, ci sarà da affiancargli almeno un giocatore di pari livello. E il pubblico di Firenze potrà divertirsi forse più di quest’anno.

 LJAJIC 8: Tre gol tutti insieme non gli aveva mai fatti. E si tratta di gol molto diversi fra loro, segno che sta diventando un’arma offensiva micidiale. Sembra davvero un’altra persona rispetto al giocatore indolente e volatile dei primi anni viola. La Fiorentina ha saputo aspettarlo e Montella è stato bravo a farlo diventare un giocatore vero. Adesso sarebbe un delitto farselo scappare. Il contratto va rinnovato subito e anche lui deve dare un segnale di riconoscenza alla società e alla città. Se sarà così anche la partenza di Jovetic sarà meno dolorosa. Dal 15’ st WOLSKI 6: Debutta in maglia viola e nella mezz’oretta di Pescara mette in mostra piedi buoni e giocate apprezzabili. Può diventare uno dei valori aggiunti della prossima stagione.

 JOVETIC 6,5: Interrompe il digiuno che durava da marzo e saluta nel modo migliore il pubblico viola (presente in massa sulle tribune dell’Adriatico). Certo che, gol a parte, manca ancora di quella freschezza che lo aveva consacrato fra i top player della serie A. Forse perché adesso Firenze gli sta stretta e, con ogni probabilità, potrà misurarsi altrove. Certo che il peso della responsabilità sarà diverso e dovrà dimostrarsi giocatore più solido rispetto a quello visto a Firenze. E chissà che alla fine non sia lui a rimpiangere la maglia viola.

 MONTELLA 7.5: Per un allenatore giovane come lui non era facile gestire una situazione come quella della vigilia di Pescara. La squadra si sarebbe potuta far distrarre dalla “radiolina” o far prendere dalla frenesia di sbloccare la partita il prima possibile. E invece non accade niente di tutto questo perché lui per primo riesce a mantenere grande freddezza, comunicandola ai suoi giocatori. Fino a quel finale assurdo che trapela da Siena , dove il Milan vince di “riffa o di riffa” una partita che sembrava persa. Anche in questo caso non si scompone e fa bene, perché la sua prima stagione fiorentina è stata meravigliosa e una Champions sfumata in questo modo non può certo rovinarla.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui