Aumentano i casi di epatite virale e la Toscana è fra le regioni più colpite per ogni ceppo del virus monitorato fra A, B, C ed E: il dato arriva dal report diffuso oggi dall’Istituto superiore di sanità e in cui vengono messi a fuoco i dati relativi alle segnalazioni di contagio giunte all’Iss nel 2024.
I risultati del Sistema epidemiologico integrato delle epatiti virali acute (Seieva) prende in esame anche le fonti del rischio contagio e i profili delle persone a rischio di contrarre il virus epatico, differenti a seconda del ceppo considerato.
I fattori di rischio più frequentemente riportati sono stati: consumo di molluschi crudi o poco cotti (37,6%), viaggi in zone endemiche (35,1%), rapporti sessuali fra uomini (29,5%) e consumo di frutti di bosco (21,6%).
“I fattori di rischio più frequentemente riportati sono l’esposizione a trattamenti di bellezza quali manicure, piercing e tatuaggi (38,2%), le cure odontoiatriche (27,9%) e i comportamenti sessuali a rischio (25,4% dei casi di età ≥ 16 anni). L’esposizione nosocomiale (ospedalizzazione, intervento chirurgico, emodialisi o trasfusione di sangue) è riportata dal 16,2% dei casi”, riferisce il report dell’Iss.
Vasta la gamma dei fattori di rischio: quello maggiormente riscontrato nei casi notificati nel 2024 è stata l’esposizione nosocomiale (40,7%). Ancora, aveva fatto ricorso a trattamenti estetici il 32,8% dei casi (manicure/pedicure, piercing e tatuaggi) e il 32,8% aveva avuto un trattamento odontoiatrico. L’uso di droghe è stato registrato nel 15,2% dei casi. Infine, l’esposizione sessuale (partner sessuali multipli o mancato uso del profilattico in corso di rapporti occasionali) si osserva in 11 soggetti fra quelli con età ≥ 16 anni. I casi in soggetti conviventi con portatori cronici di epatite C sono stati 5.
Fra i 70 casi segnalati in Italia, la Toscana ne ha segnalati 9 alle spalle solo di Abruzzo (22) e Lombardia (16).