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Nuovo ruolo per le farmacie comunali

admin
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Le farmacie comunali, discriminate per una scelta inspiegabile e sbagliata nel provvedimento sulle liberalizzazioni, sfidano il mercato e rilanciano il loro ruolo che e’ quello di fornire servizi di qualita’ al cittadino. ”La farmacia in generale e quella pubblica in particolare deve diventare sempre di piu’ uno dei nodi qualificati di un welfare moderno, capace di integrarsi nella rete regionale dei servizi sociosanitari assistenziali, dei servizi alla persona”, ha detto il presidente di Confservizi Cispel Toscana, Alfredo De Girolamo, aprendo i lavori del convegno ”Farmacia dei servizi” che si e’ svolto oggi a Firenze. Per rendere immediatamente visibile la nuova sfida, e’ stato lanciato un marchio regionale ”Farmaqui”, prima iniziativa di questo genere in Italia, che intende garantire la fornitura e la qualita’ di questi servizi integrativi in una rete regionale di farmacie comunali che aderiscano all’iniziativa. ”La farmacia pubblica – ha spiegato De Girolamo – e’ diffusa in tutto il territorio, e’ un marchio forte, credibile, e in questi anni ha garantito l’unica concorrenza nel settore, sia in termini di prezzo che di qualita’ del servizio”. I cittadini non esiterebbero dunque ”a sceglierla come interlocutore di un’ampia gamma di servizi di welfare”. Solo cosi’ – ha proseguito – la farmacia pubblica puo’ ritrovare la sua missione, e potra’ competere con gli altri operatori e vincere la battaglia della liberalizzazione.

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