Home LA GAZZA VERDE Rischio alluvioni, una nuova mappatura quartiere per quartiere

Rischio alluvioni, una nuova mappatura quartiere per quartiere

admin
658
0

Mugnone1Un protocollo d’intesa per gestire al meglio il rischio idraulico a Firenze, con una mappatura quartiere per quartiere.

Accordo siglato in Palazzo Vecchio tra Comune e Autorità di Bacino dell’Arno, con una firma a tre fra l’assessore alle Politiche del territorio Elisabetta Meucci, quello all’Ambiente Caterina Biti e Gaia Checcucci, segretario generale dell’Autorità di bacino.
Quest’ultima ha ultimato le mappe della pericolosità e del rischio idraulico secondo le disposizioni della direttiva europea 2007/60; mentre il Piano per l’assetto idrogeologico (Pai) per il Comune di Firenze è aggiornato al 2009 e rappresenta il punto di partenza su cui lavorare.

Sulla base di questi dati l’Autorità – per aree di particolare interesse e criticità come quella urbana fiorentina e quella dell’Ombrone Pistoiese – sta procedendo anche con una modellazione specifica, che rispetti integralmente gli indirizzi posti dall’Europa, dove tra l’altro non viene più prevista la rimozione del rischio alluvioni, ma si mira alla gestione del rischio alluvioni definendo con ulteriore dettaglio le informazioni.

Il tratto interessato dal protocollo di intesa va da Nave di Rosano (Comune di Pontassieve) a Brucianesi (Lastra a Signa) località situata subito dopo la confluenza del fiume Ombrone. I corsi d’acqua interessati riguardano non solo l’Arno, 38 chilometri, ma anche gli affluenti: oltre all’Ombrone anche Bisenzio, Mugnone e Greve, per altri 33 chilometri.

Questo protocollo è molto importante per l’amministrazione comunale: finalmente abbiamo un linguaggio comune ed un’unica competenza su un settore cruciale per la città – affermano da Palazzo Vecchio – Per noi questo significa avere un importante strumento in più, moderno e unitario, per la gestione del territorio. L’Arno è una grande risorsa per Firenze, la prevenzione e la cura devono andare di pari passo con la prevenzione”. L’accordo è importante anche per la redazione del nuovo regolamento urbanistico: attraverso strumenti analitici di maggior dettaglio, diventa possibile approfondire i dati delle aree a pericolosità idraulica e quindi arrivare a gestire il rischio salvaguardando i cittadini, le attività economiche e l’intero patrimonio storico-culturale della città.
“Siamo passati da una fotografia del Pai che si riferiva a sezioni rilevate negli anni ’80 ai dati aggiornati di oggi – sottolinea Gaia Checcucci – Inoltre, la mappatura è stata dettagliata maggiormente in quanto fa riferimento al sistema di rilevazione Lidar e le celle che schematizzano il territorio sono più che triplicate rispetto al Pai del 2001. Per questo, in attesa delle opere di riduzione del rischio idraulico, il primo presupposto per parlare di difesa dalle acque è la ‘conoscenza’, che consente di difendere la vita delle persone, il patrimonio edilizio esistente, le attività e permette di governare il rischio in termini di protezione civile”.
Grazie a questo accordo verrà fornito un quadro aggiornato di mappe online in chiave europea della pericolosità e del rischio alluvioni e ci sarà un unico scenario di pianificazione per tutti gli strumenti del Comune e dell’Autorità di bacino dell’Arno.


http://www.appenninosettentrionale.it/pmapper/map.phtml?config=DIR200760CE&resetsession=ALL

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui