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Assente Montolivo, Rossi indeciso sul modulo

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Piove sul bagnato per Rossi. A causa dell’infortunio a  Montolivo e al perdurare dell’assenza di Cerci il tecnico della Fiorentina è costretto a rivedere nuovamente la formazione.  L’unica novità positiva è il rientro in gruppo di Kharja. Aumenta, quindi il dubbio per Rossi se passare al nuovo modulo del 4-4-2 o mantenere il vecchio in attesa di avere a disposizione tutti i giocatori, Montolivo compreso. Il giocatore di Caravaggio non è al massimo della forma, ma rappresenta sempre, in questo periodo del campionato, certamente un punto fermo per Rossi.

I Dubbi di Rossi. Si passa al 4-4-2?

«Montolivo ieri ha avuto un problema, è fuori – spiega Rossi in conferenza stampa – Cerci non sta ancora bene quindi è fuori, per quanto riguarda il sistema di gioco io penso che una squadra debba mettere in campo un modulo che si adatti ai giocatori. Se non hai Montolivo, qualcosa devi cambiare». Ipse dixit Delio Rossi. L’infortunio al centrocampista della Fiorentina e della Nazionale, lieve contrattura ai flessori, è stata una brutta tegola. Montolivo era in un’ottima condizione fisica e la sua crescita stava coincidendo con la crescita della squadra. Nonostante andrà via a breve, al massimo a giugno, Montolivo si sta comportando da grande professionista e sta dando il meglio per la maglia viola. E con lui fuori ci sarà qualche inevitabile cambio, probabilmente anche tattico, negli 11 che affronteranno i nerazzurri. «Qualcosa si può cambiare ma senza particolari stravolgimenti. La notte porta consiglio». Ma cosa dirà la notte a Rossi? Gli suggerirà il 4-4-2? «Devo trovare un sistema di gioco per esaltare i miei giocatori. Se non ho due esterni con certe caratteristiche o una punta di una certa maniera non posso giocare in una certa maniera. È ovvio che non posso far giocare giocatori non nel proprio ruolo. Secondo me è l’interpretazione del modulo che è importante poi sono i giocatori che devono applicare i concetti». Insomma il mister non si sbilancia ma sa quello che vuole. «I giocatori per prima cosa devono onorare la maglia che indossano. I tifosi vogliono vedere che ti sacrifichi per la maglia. Ci vuole il grande attaccamento per il proprio lavoro. Non posso fare promesse, ma lavoriamo per migliorare giorno dopo giorno». E ancora «Indipendentemente dal modulo la squadra deve avere un suo equilibrio. Tutti noi allenatori siamo sempre alla ricerca della soluzione giusta. Siamo solo all’inizio del libro con la Fiorentina e per Gilardino ripeto che in questo momento ha bisogno solamente di stare bene fisicamente. Non ho mai pensato che dai la palla a Gilardino e vinci tutte le partite. Un discorso, questo, che vale per tutte le squadra».

 

Probabile formazione. 4-3-1-2 o 4-4-2

Se la Fiorentina giocherà con lo stesso modulo, il 4-3-1-2 che per ora non ha ancora permesso ai viola di fare la differenza, i cambiamenti saranno dettati esclusivamente dalle assenze per infortunio. Quindi Boruc; De Silvestri, Gamberini, Natali (o la sorpresa Nastasic), Pasqual; sulla metà campo Behrami che potrebbe occupare il posto di Montolivo, Munari e Vargas; Lazzari trequartista con Kharja pronto a subentrare nella ripresa; e gli intoccabili Gilardino-Jovetic in avanti. In caso di 4-4-2 le cose andrebbero un po’ diversamente: confermata la linea difensiva e i due lì davanti, il centrocampo verrebbe risistemato. Potrebbe esserci spazio per Romulo sulla destra e Vargas a sinistra con in mezzo Behrami e Lazzari o Munari. Ma potrebbe esserci anche una piccola “non novità”: Behrami a destra, come ha giocato nella Lazio, e Munari al centro, con Romulo in panca. Ma l’unica certezza è che Kharja dovrebbe subentrare nella ripresa e, se lo augura Rossi e tutta Firenze, “vendicarsi” della squadra nella quale giocava l’anno scorso.

 

Fonte: www.nelpallone.it

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