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Una brutta Fiorentina sconfitta a Cagliari (1-0)Si salvano solo Neto e Borja Valero

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gonzalo-pagelle
 
NETO 6: Nel disastro viola è uno dei meno sconclusionati. Anche se pure lui va in confusione, vedi l’uscita nel primo tempo con la quale rischia di combinare un pasticcio, poi rimediato con un intervento d’istinto. Nel finale, quando la squadra è in bambola, rischia di capitolare più volte, salvando il salvabile.
RONCAGLIA 4,5: Sau è furbo ad allargare la gamba in occasione del rigore, ma lui è troppo ingenuo affondando il tackle con il giocatore sardo spalle alla porta e in posizione praticamente inoffensiva. E’ uno dei pochi su cui il Cagliari non raddoppia, sapendo che in fase di costruzione è davvero poca cosa.
GONZALO RODRIGUEZ 5,5: Comincia bene, poi si perde nei meandri di una partita assurda nella quale anche lui non fa certo bella figura. Incassa anche un giallo evitabile e si fa innervosire dall’onnipresente Pinilla.
SAVIC 5: Pinilla lo sovrasta sotto tutti i punti di vista, anche su quello fisico – atletico e allora son davvero dolori perché dovrebbe essere la sua forza. E’ in tale confusione da rischiare un incredibile autogol nel finale con un tocco maldestro che, per poco, non beffa Neto.
VARGAS 5: Non affonda mai, preferendo sempre l’inutile e prevedibile alleggerimento all’indietro. Ma se non spinge, dato che difende maluccio, la domanda sorge spontanea: a che cosa serve? Compie decine di passi indietro rispetto alle ultime uscite positive, facendo riaffiorare pesanti dubbi sul suo effettivo ritorno sui livelli che, in un passato ormai quasi remoto, lo avevano visto consacrarsi tra i migliori esterni sinistri del campionato.
AQUILANI 5,5: Dopo la fantastica tripletta di domenica scorsa è costretto a dedicarsi quasi esclusivamente
alla fase difensiva, limitando al massimo gli inserimenti offensivi. Anche perché ci sarebbero compagni deputati a farlo (ma con risultati disarmanti). Comunque finché sta in campo la squadra è più equilibrata.
Dal 17’ st JOAQUIN 5: Non entra in partita, anzi perde troppo tempo a cincischiare con il pallone tra i piedi e i difensori del Cagliari glielo soffiano sistematicamente. Rimedia anche un durissimo colpo alla testa che lo fa uscire frastornato dal campo. A testimonianza di una serata che più nera non si poteva.
PIZARRO 5,5: Comincia bene, poi si perde anche lui quasi incredulo di fronte alla pochezza della Fiorentina in versione sarda. Almeno cerca di ragionare, ma è poco protetto dai compagni e finisce in palese affanno con gli avversari che pressano alto e gli stanno sempre alle calcagna.
MATI FERNANDEZ 5,5: Da un po’ di tempo a questa parte pareva aver imboccato la retta via. Ma, dopo un inizio confortante, scivola anche lui nella mediocrità generale. Dal 27’ st MATOS 5,5: Se la squadra non gira lui può far poco perché è un soldatino mandato allo sbaraglio.
ANDERSON 5: Qualche guizzo in avvio che fa ben sperare, poi la condizione fisica precaria emerge prepotente così come emerge, e non poteva essere altrimenti, uno scarso affiatamento con i compagni di reparto. Dopo le buone impressioni destate contro il Genoa, la prova di Cagliari pare dar ragione ai suoi detrattori. Ma è ancora troppo presto per dare un giudizio credibile e ponderato.
Dal 7’ st BORJA VALERO 6: E’ l’unica nota lieta della triste serata del Sant’Elia. Lui, a differenza dei suoi compagni, non ha dimenticato come si gioca al calcio. Il suo recupero è fondamentale.
ILICIC 4,5: Vaga per il campo alla ricerca di una fantomatica posizione ideale che non trova mai. Non è un attaccante, non è un centrocampista puro e neppure un esterno offensivo. Difficile capire di che cosa si tratti effettivamente, per adesso a Firenze non lo si è compreso. Inspiegabile il suo impiego per 90’.
MATRI 5: Sempre secondo all’appuntamento col pallone. Un ritardo congenito che finisce per vanificare le poche azioni offensive dei viola. Astori e Rossettini lo sovrastano sotto tutti i punti di vista.
MONTELLA 5: Rivoluziona la Fiorentina, ma ciò che era stato studiato a tavolino fallisce miseramente sul campo. Sbagliato gettare Anderson nella mischia dall’inizio (avrebbe fatto più comodo a gara in corso), incomprensibile la scelta di non sostituire l’impalpabile Ilicic e di togliere Aquilani che, almeno sotto il profilo del temperamento, dava smalto allo sfarfallante centrocampo gigliato. Inoltre non riesce a comunicare grinta e determinazione a una Fiorentina molle e svagata. Insomma, stavolta il fallimento è anche suo e su tutta la linea.

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