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Sinistra e verdi chiedono garanzie su Peretola ma non bocciano la possibilità della pista convergente

admin
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”La questione della nuova pista dell’aeroporto di Firenze chiede chiarezza” e ”non potra’ che avvenire a valle di una verifica ambientale e sanitaria quindi all’esito della Via e della Vas, nonche’ di un processo partecipativo compatibile con la natura dell’intervento. Per questo non sarebbe accettabile nessuna scorciatoia burocratica”. Lo affermano, in una nota, il segretario Prc-Fds di Firenze Andrea Malpezzi, quello regionale Stefano Cristiano, il segretario toscano Pdci-Fds Lucia Mango e il capogruppo Fds-Verdi in Consiglio regionale Monica Sgherri. ”La vera soluzione – sottolineano – sarebbe stata, e a nostro avviso rimarrebbe, la previsione di un unico aeroporto toscano a Pisa” ma ”la realizzazione di questa scelta necessiterebbe di tempo e di una fortissima volonta’ politica” e in un momento di ”profonda crisi nessuno puo’ permettersi la chiusura del Vespucci”. Quanto al potenziamento dello scalo fiorentino con una nuova pista gli esponenti della sinistra spiegano che ”fin dall’inizio abbiamo dichiarato con convinzione che l’ipotesi di allungamento della pista non era percorribile” e per ”l’ipotesi di pista convergente dovra’ essere contestualmente risolto il nodo del parco metropolitano, pretendendo un nuovo progetto che recuperi le aree che vengono sottratte dalla nuova pista”. Questo, sottolineano, ”sara’ possibile prima di tutto integrando il parco urbano di 80 ettari lungo l’attuale pista dell’aeroporto, escludendo la vecchia previsione, mantenendo il vincolo assoluto di inedificabilita’ sull’attuale parco urbano, e il recupero a parco di parte dell’attuale pista che andra’ dismessa”

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