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Rossi:"Faremo la battaglia per Piombino. Metto la mia testa a disposizione se non riusciremo a vincere"

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Manifestazione del 1 Maggio con i lavoratori della Lucchini a Piombino“Vi dico che noi facciamo la battaglia per la riaccensione dell’area a caldo, per Piombino, per la Toscana, per l’Italia e per l’Europa. Dobbiamo vincerla”. Così a Piombino, il presidente della Toscana, Enrico Rossi, a una manifestazione per il Primo Maggio. “Se la perdiamo, la mia presidenza è a disposizione, ma non mi ritiro, continuerò la battaglia per questo obiettivo. Metto la mia testa sulla battaglia di Piombino”,”all’area a caldo non rinunciamo”. “Chi parla con Piombino, sa che la città ha la morte nel cuore. Sono stato in fabbrica e gli operai mi hanno spiegato che cosa è l’altoforno, una sicurezza, un’idea di lavoro e di progresso, di relazione tra i lavoratori e il resto del mondo e nello stesso tempo un simbolo”, ha anche detto il presidente della Toscana, Enrico Rossi. “C’è chi viene a Piombino una volta, in stile usa-e-getta – ha proseguito -, e dice cose infondate sui fondi europei, che in realtà sono bloccati”. “Ci vuole rispetto prima di tutto, e chi si avvicina a Piombino e all’altoforno lo faccia in punta di piedi e cerchi di capire”, ha aggiunto: “I finanziamenti a disposizione che accompagnano la prospettiva di speranza per Piombino aperta dall’Accordo di programma sono imponenti: 275 milioni, e di questi ben 142 arrivano dalle casse della Regione Toscana. Stiamo scrivendo, ha detto il presidente, una pagina storica dello sviluppo industriale del paese”. “Quando l’America era in crisi – ha ricordato Rossi – non scelse politiche di austerità ma di investimento, e così bisogna fare ora, scommettere con coraggio sulla ripresa industriale. Ci sono imprenditori che dicono di aver bisogno di acciaio buono per essere competitivi. E’ l’acciaio buono che si sa fare a Piombino”. Rossi ha anche ricordato di quando era sindaco a Pontedera e l’allora presidente della Regione Vannino Chiti “fece una battaglia per la Piaggio, una battaglia che vincemmo. Tanto che la Piaggio è ancora lì, ci sono stati tanti problemi ma è ancora lì. Chiti mi disse: caro sindaco, ci sono battaglie che o si vincono o si perdono, e se si perdono bisogna essere conseguenti”. Ora, a Piombino, “se la perdiamo, la mia presidenza è a disposizione, ma non mi ritiro, continuerò la battaglia per questo obiettivo. Bisogna avere il coraggio di rilanciare: metto la mia testa sulla battaglia di Piombino” e “all’area a caldo non rinunciamo”.

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