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Confartigianato detta le regole contro i danni per i lavori alle linee 2 e 3

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tramviaa xxsettembreL’amministrazione comunale di Firenze deve  considerare, con i cittadini, anche le imprese come proprio primario interlocutore, adottando nei loro confronti, ben diversamente da quanto avvenuto in passato, durante la cantierizzazione della linea 1 della tramvia, comportamenti inclusivi e responsabili, tanto in termini di attività informative, che di sostegno economico diretto ed indiretto.
Questo, in sintesi, il comportamento che Confartigianato si aspetta, per tutto il periodo della cantierizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia, dal Comune di Firenze, al quale avanza, in vista dell’incontro di domani, 9 luglio, 14 richieste, frutto di una serie di incontri con gli imprenditori delle aree interessate dai lavori e dell’esperienza pregressa, impegnandosi a sua volta a centrare obiettivi favorevoli alle imprese e ai loro dipendenti.
“Per esempio, ci aspettiamo che il sindaco Nardella inizi proprio da Novoli, Careggi e dal Centro a tener fede alle sue promesse elettorali, eliminando l’addizionale comunale Irpef proprio a partire dagli imprenditori colpiti dai lavori” annuncia Gianna Scatizzi, presidente di Confartigianato Imprese Firenze.
“Ma, per le medesime imprese, chiediamo anche la riduzione di tutte le imposte comunali (dalla Tari alle pubbliche affissioni), la messa a bilancio di apposite risorse a fondo perduto (per esempio per contributo affitto o per riduzione di fatturato), la costituzione di un fondo rotativo a tasso zero, la sospensione della riscossione coattiva per le somme dovute al Comune, e, considerato che i lavori, di cui è stata posata la prima pietra il 5 novembre 2011, avrebbero dovuto concludersi il prossimo 31 luglio con la trincea Guidoni, la previsione di una penale che il Comune destinerà alle imprese danneggiate in caso di sforamento al nuovo cronoprogramma di esecuzione lavori, da calcolarsi sulla base di quella che il Comune stesso riscuoterà dalle imprese appaltatrici in caso di loro inadempienza” prosegue il presidente degli artigiani.
Per le 14.702 imprese esistenti nelle aree dei lavori (pari ben al 40% di tutte quelle presenti sul territorio comunale), di cui il 21% artigiane, anche la sospensione dell’imposta di soggiorno per i clienti delle strutture ricettive dell’area (sono 1.433 le attività di servizi di alloggio e ristorazione attive), la previsione ed il sostegno di eventi di animazione economica, il rilascio di autorizzazioni straordinarie di commercio ambulante, la sospensione del pagamento del parcheggio auto, la riduzione degli abbonamenti per la mobilità pubblica per imprenditori e loro dipendenti, un’adeguata attività di comunicazione pluri-mezzi.
“Confartigianato, da parte sua – continua Scatizzi – si impegna ad ottenere dall’Agenzia delle Entrate, per i periodi di imposta coincidenti con l’esecuzione lavori, la non applicazione degli studi di settore per le imprese interessate dalla cantierizzazione e la conseguente esclusione dalle operazioni di accertamento fiscale, nonché ad effettuare tutte le pratiche necessarie per ottenere tale sospensione; a fare pressing sul sistema bancario affinché preveda appositi plafond per le imprese, da affiancare ai fondi che potranno essere messi a disposizione da enti come la locale Camera di Commercio; ad agire sugli enti preposti al rilascio di ammortizzatori sociali affinché istituiscano appositi fondi per i dipendenti delle imprese interessate dai lavori, qualora si verifichino sospensioni delle attività; ad effettuare una costante attività informativa su ogni aspetto della cantierizzazione; a collaborare costantemente con il Comune di Firenze su ogni aspetto dei lavori rilevante per le imprese”.
 

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