Home DOVE ANDARE Via Francigena, dalla Cisa ad Acquapendente sulla via dei pellegrini

Via Francigena, dalla Cisa ad Acquapendente sulla via dei pellegrini

admin
394
0

Turismo: da giugno a settembre Festival della via FrancigenaA piedi, in bicicletta e anche a cavallo sui sentieri della via Francigena toscana seguendo le orme dei pellegrini di molti secoli fa. “La via Francigena attraversa tante realtà. E ‘un bellissimo progetto europeo che unisce, che attraversa Paesi, regioni, città. Noi abbiamo grande bisogno di iniziative che culturalmente uniscano. Poi, è una straordinaria opportunità per il turismo italiano, che deve uscire dai tradizionali itinerari, Venezia, Firenze, Roma e deve moltiplicare la sua offerta”, ha detto il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, oggi nel corso della cerimonia di presentazione delle tappe del percorso e di inaugurazione della restaurata Casa del Boia, che sarà un centro multimediale per i viaggiatori della Francigena. “E c’è un turismo crescente nel mondo che cerca itinerari, a piedi, pensiamo che cosa è diventato negli anni Santiago de Compostela – ha aggiunto Franceschini – che cerca itinerari cicloturistici, c’è un bellissimo progetto che va da Venezia a Torino, una pista ciclabile lungo il Po. Io credo molto in questo settore per le possibilità che ha. Per questo nel decreto cultura e turismo abbiamo inserito due norme che aiuteranno moltissimo i progetti come la Francigena, che attraversano più sovranità territoriali, più Comuni, più regioni. Una norma prevede una conferenza dei servizi obbligatoria per cui io potrò convocare Regioni e Comuni attorno allo stesso tavolo per gestire insieme il progetto. La seconda è la messa a disposizione di questi lunghi itinerari del patrimonio demaniale dello Stato che viceversa rischia di essere svenduto o crollare, penso alle case cantoniere, alle vecchie stazioncine, ai fari, patrimonio formidabile che questa norma prevede possa essere, anziché svenduto o abbandonato, affidato gratuitamente a cooperative e imprese giovanili che li facciano diventare punti di supporto degli itinerari: lungo la Francigena ostelli, locande, punti di accoglienza, di offerta culturale.
    Può diventare davvero una cosa straordinaria e valorizza le realtà locali”. Grande la soddisfazione di Enrico Rossi, presidente della Toscana che ha finanziato il progetto con 16 milioni di euro. “La via Francigena era una priorità politica prima di tutto. Abbiamo messo un’altra immagine sul volto della Toscana che è già così vario e bello. Non era facile: avere oggi iniziato il percorso della via Francigena significa aver donato alla Toscana una nuova immagine con tanti significati, di attrazione del turismo, culturale e anche spirituale. Credo sia un investimento sul futuro che darà tante soddisfazioni”. Un itinerario di 370 chilometri (dal passo della Cisa ad Acquapendente) attrezzati, segnalati e in sicurezza da percorrere a piedi, in bicicletta e presto anche a cavallo: 15 tappe di un percorso che rappresenta il 20% del tratto europeo e il 40% di quello italiano, 200 interventi per la messa in sicurezza, 16 strutture di ospitalità finanziate, altre 44 di ospitalità ecclesiastica e 1200 strutture ricettive presenti nel raggio di un chilometro dal lungo percorso, 200 interventi di animazione nel 2014. Questi interventi e le compagne di comunicazione previste dalla Regione sono destinati ad aumentare il già consistente numero di frequentatori: solo nel 2013 si sono contati circa 100 mila pellegrini. Dal 2011 ad oggi il trend è in ascesa costante, con una media di oltre il 20% di pellegrini in più ogni anno. Quello della via Francigena è un progetto che vuole tornare a unire l’anima europea, come quando nacque, nello spirito di un pellegrinaggio carico di religiosità affrontato dall’arcivescovo Sigerico da Canterbury alla sede del seggio papale di Roma. Lega infatti quattordici regioni dall’Inghilterra alla Francia, dalla Svizzera all’Italia attraverso un percorso di circa 1800 chilometri. Nato 24 anni fa, il progetto ha trovato il momento del suo rilancio cinque anni fa, come sottolinea l’Associazione Europea Vie Francigene, quando la Regione Toscana, divenendone capofila, ne ha assunto il coordinamento e l’ha proposto come obiettivo di legislatura e come risposta alle nuove domande poste dal turismo.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui