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Pasticcio alla fiorentina. Nardella allora vicesindaco"Abbiamo aperto una strada con i dehors". Dopo tre anni: "Dobbiamo rivedere tutto!"

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Confronto serrato fra la svoraintendente Marino e il sindaco Nardella
Confronto fra la sovraintendente Marino e il sindaco Nardella (foto archivio)

Pasticcio alla fiorentina. E ‘ un nuovo piatto inventato da Nardella quando era vicesindaco nella giunta Renzi.  Adesso è chef . Non è fatto con pasta tirata a mano e ingredienti di prima scelta, ma di tanti soldi che gli operatori del settore dovranno gettare al vento per “essere stati costretti a realizzare i dehors”  secondo la normativa voluta dalla giunta Renzi. Che adesso non va più bene! Con le autorizzazioni rinnovate fino a marzo 2015 “essendo in atto un confronto con la Sovraintendenza”

La giunta comunale dopo il temporale dei giorni scorsi, non torna indietro sui dehors che dopo averli approvati e fatti approvare dalla sovraintendente Marino, adesso vuol fare marcia indietro. Perchè? Perchè la Marino si è accorta  che non c’entrano niente con l’arredo fiorentino.  La giunta non si è fermata davanti alle proteste di chi ha investito centinaia di migliaia di euro per vederli volatilizzare per la decisione della giunta Nardella, lo stesso politico che il 7 novembre in modo trionfale annunciava su Facebook che “E’ finita l’epoca del Pvc, della plastica, dei tendoni.”

Con una lettera inviata da Lucia De Siervo della direzione attività economiche  a tutti gli interessati si fa presente che è “in atto un confronto con la Sovrintedenza  per rivede re “l‘assetto dell’occupazione degli spazi pubblici destinati alla ristorazione o simili puntando sui tavolini e le sedie”.  Tirando le somme addio dehors con dentro tanti soldi dei commercianti fiorentini.

La firma in Palazzo Vecchio fra Nardella e la Marino (27-10-2011)
La firma in Palazzo Vecchio fra Nardella e la Marino (27-10-2011)

Da GazzettadiFirenze del 7 novenmbre 2012

Cambia il look di piazza della Repubblica con i nuovi dehors che il vicesindaco Dario Nardella ha annunciato, in modo inusitato attraverso il suo profilo facebook. Allo stesso livello di chi non si fida di quello che va a proporre e lo fa arrivare da vie traverse in modo da non avere l’impatto diretto. Piazza della Repubblica ha bisogno di molti altri interventi per tornare ai tempi migliori. Via tendoni e plastica. In questo Nardella ha ragione:

https://www.gazzettadifirenze.it/wp-admin/post.php?post=12589&action=edit

” E’ finita l’epoca dei Pvc, della plastica e dei tendoni”. A dare l’annuncio è  il vicesindaco di Firenze Dario Nardella che ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una fotogallery dal titolo “Piazza della Repubblica prima e dopo” con le foto e i rendering delle strutture che sorgeranno.  “Stiamo finalmente portando a termine – ha scritto Nardella –  la riqualificazione delle occupazioni su suolo pubblico di Piazza della Repubblica con i nuovi dehors”

“Non è stato facile, – si legge ancora su facebook di Nardella – come non è facile normare una materia così complessa, che primi in Italia, abbia mo avuto il coraggio e la determinazione di affrontare”. “Anche la nuova circolare del Ministro Ornaghi – continua il vicesindaco – ci ha dato ragione. Il giudizio estetico è sempre soggettivo, ma quel che è certo che abbiamo messo fine ad una situazione insostenibile di anarchia”.
IL NO DEGLI ARCHITETTI I  nuovi dehor che stanno sorgendo in piazza della Repubblica sono monumentali e impattanti, avulsi dal contesto storico e architettonico circostante”. Questa la ‘bocciatura’ pronunciata in una nota dall’Ordine degli architetti di Firenze, dopo aver verificato i lavori per la realizzazione delle nuove pedane per il ristoro su un lato di piazza della Repubblica, sostenute da imponenti colonne, a Firenze.

La situazione ad oggi dopo la lettera della De Siervo 
La cosa che maggiormente salta agli occhi è l’indifferenze dell’amminsitrazione comunale nei confronti dei cittadini. Di quelli che a suo tempo protestarono per l’eccessivo impatto dei dehors, degli addetti ai lavori che hanno investito soldi senza avere adesso in mano solo un pugno di mosche. E’ la cosa più grave. ” Ci sentiamo dei sudditi – afferma una signora intervistata  in piazza della Repubblica – Dobbiamo pagare Tasi, Imu, Irap, Tari e chinare la testa. Sono anziana ma non credevo di ritrovarmi in questa condizione. A me personalmente i dehors non sono mai piaciuti, dobbiamo sopportarli. Certo chiedere di toglierli adesso mi sembra una follia” .  C’è chi nel commentare la notizia parla di “superfcialità nella gestione della cosa pubblica”
Va ricordato che già nel 2009 era stato approvato un nuovo regolamento e che lo stesso anno sull’onda della “rottamazione“ era stato “congelato” per esser poi sostituito dall’attuale regolamento del 2011, ottenuto passando per una complessa e costosa procedura: un concorso d’idee internazionale, l’esame di un apposita commissione di esperti locali e anche internazionali e infine un protocollo d’intesa siglato da Soprintendenza e Comune che sembrava mettere la parola fine alla questione.
Ecco la lettera inviata dalla direzione delle attività economiche alle associazioni di categoria e ai tecnici incaricati di presentare i progetti. 
Oggetto: Concessione per occupazione suolo pubblico per il ristoro all’aperto. Comunicazione.
Con la presente si ricorda che la Giunta Comunale, con Deliberazione n. 360 del 13 novembre 2014, ha dato mandato a questa Direzione di procedere al rinnovo delle concessioni per le occupazioni suolo pubblico per il ristoro all’aperto, limitatamente al periodo 16 novembre 2014 – 14 marzo 2015 in quanto, contestualmente, ha avviato un tavolo di confronto con la Soprintendenza per una revisione dell’intera normativa in materia.
Resta inteso quindi che devono essere smontate tutte le strutture non autorizzate all’occupazione nel periodo invernale 2014/2015. Colgo l’occasione per ricordare che all’interno dei manufatti non devono essere installate strutture che non sono state concesse come chiusure, elementi illuminanti, elementi scaldanti ecc; al riguardo riporto di seguito la normativa vigente che prevede l’applicazione dell’istituto della decadenza nei seguenti casi: 1.1.) – Realizzazione o trasformazione dell’occupazione in modo difforme rispetto a quanto concesso:
a) – con superficie eccedente entro il 10%di quanto concesso : Diffida.
b) – con superficie eccedente il 10% di quanto concesso : sospensione dell’utilizzo dell’occupazione per 7 gg. alla prima violazione contestata.
c) – con superficie eccedente il 10% di quanto concesso con violazione reiterata in due anni: Decadenza.
1.2) – Trasformazione dell’occupazione, senza ampliamento di superficie, con posizionamento strutture semirigide o gazebi non concesse: Decadenza
1.3) – Trasformazione dell’occupazione, senza ampliamento di superficie, con arredi difformi rispetto a quanto concesso (Elementi illuminanti – riscaldanti – refrigeranti – materiali di tavoli e sedie – non consentiti ): Diffida.
1.4) – Diffusione di musica dal vivo o riprodotta all’interno dell’occupazione e/o nell’area limitrofa: Decadenza.
1.5) – Inadempimento al divieto di ampliamento e/o mancata ottemperanza al provvedimento dell’Amministrazione alla rimessa in pristino dello stato dei luoghi: Decadenza.
1.6) – Venir meno dei requisiti previsti dalla Legge o dai Regolamenti vigenti: Decadenza”. Richiamo anche l’art. 10 del Piano comunale per le occupazioni di suolo pubblico per ristoro all’aperto, approvato con Deliberazione C.C. n. 1/2010, dove in riferimento al rinnovo della concessione prevede, tra le altre cose, quanto segue:
Non si procederà al rinnovo della concessione nelle seguenti fattispecie:
– quando al titolare della richiesta di rinnovo siano state contestate violazioni relative all’uso del suolopubblico; in tale ipotesi il titolare della concessione non potrà ottenerne altra prima di 1 anno;
– per cattiva manutenzione dei manufatti collocati sul suolo concesso; Il titolare della concessione non potrà ottenerne il rinnovo fino alla completa rimessa in pristino del buon stato manutentivo.
L’Amministrazione Comunale, per garantire il corretto uso di quanto concesso, provvederà, come di prassi, ai relativi controlli.
Confidando nella collaborazione al rispetto delle regole, colgo l’occasione per inviare cordiali saluti
                                                                                                                Lucia De Siervo

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