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Vinitaly: La Mora Merlot, il nuovo successo di Cecchi

Redazione
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Andrea Cecchi, Cristiano Tomei, Cesare Cecchi (foto Canio Romaniello)
Andrea Cecchi, Cristiano Tomei, Cesare Cecchi (foto Canio Romaniello / Olycom)

Giusto ieri si è conclusa la 49ma edizione del Vinitaly con oltre 150 mila visitatori provenienti da 140 Paesi. Come al solito la Toscana ha fatto la “parte del leone”. Fra le numerose iniziative sicuramente la più “gustosa” è stata quella organizzata da Cecchi.  Il suo ultimo vino La Mora Merlot, prodotto nella propria Azienda in Maremma Val delle Rose, è stato presentato in abbinamento alla  “cucina libera” di Cristiano Tomei in un simpatico convivio. Dal 1996 Cecchi non ha mai smesso di investire in Maremma dove ha costruito una nuova cantina di oltre 4000 mq dotata della tecnologia più avanzata. Tutto intorno 105 ettari di vigneto. E’ in questo contesto che nasce nel 1997 La Mora, il Morellino di Scansano. Dalla sua affermazione sul mercato è nato nel 2010 anche il Vermentino trasformando così La Mora in un marchio. Sono vini di territorio dove l’icona è un cavallo tipico della Maremma, il Morello. Nel 2007 il Morellino di Scansano ha preso la DOCG con grande soddisfazione per Andrea e Cesare che hanno sempre creduto in quella zona. Adesso, con la vendemmia 2013, si è aggiunto al brand La Mora, un Merlot che costituisce l’eccellenza di questa linea. Eccellenza ottenuta dopo anni di esperienza e di esperimenti sul vitigno. “Cecchi ne aveva intuito da subito le potenzialità – spiega il direttore commerciale Luca Stortolani – per creare un ottimo vino in purezza”. Mentre Andrea e Cesare Cecchi confermano che “questi tre vini sono autentici e di territorio e sono anche vini quotidiani, trasversali, adatti ad accompagnare ogni cibo”. Un vino che ben si adatta alla cucina di Cristiano Tomei, viareggino doc, ideatore e proprietario del famoso ristorante “L’Imbuto”. Un tempio sacro del gusto che dal 2012 ha trovato la sua nuova casa all’interno del Lucca Center of Contemporary Art. Per Tomei la cucina è soprattutto un modo per esprimere il proprio senso di libertà, che si manifesta in una cucina ispirata, genuina e autentica. Oggi Tomei porta nella sua attività il suo spirito curioso e adattabile, la sua semplicità mai scontata, la serietà rigorosa con cui sceglie le materie prime. Nel 2014 lo chef ha ricevuto il premio Bocuse d’Or Italia e la sua prima stella Michelin.

Elisabetta Failla

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