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Montella:”Il ciclo è chiuso. Ci vuole budget e programmazione”

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di Tommaso Borghini

“E’ sempre positivo confrontarsi con la società e con il presidente. Vediamo cosa verrà fuori dall’incontro di oggi. Io sono sereno e chiedo soprattutto chiarezza su cosa si può fare per ripartire, pensando anche al budget che nel calcio di oggi conta tantissimo”.

Così Vincenzo Montella alla vigilia dell’ultima partita di campionato, al franchi contro il Chievo. Una gara che conta per blindare il quinto posto, ma che passa in secondo piano rispetto al nodo fondamentale sul futuro del tecnico viola, per il quale sarà decisivo il summit delle prossime ore con Andrea Della Valle e con gli altri dirigenti gigliati, nonostante i due anni di contratto ancora da onorare.

Cosa si aspetta dall’incontro e cosa vi direte 
“Io posso spiegare quello che dirò io: gli ultimi tre anni sono stati a mio giudizio bellissimi, ma vanno cancellati perché questa squadra ha dato il massimo e bisogna ripartire, con o senza Montella. Vediamo cosa verrà fuori. La Fiorentina può colmare il gap economico che la separa dalle grandissime con la programmazione, con l’unione tra squadra, società e tifosi che ti può dare un punto in più. Per ripartire, insomma, servono budget e programmazione. Il ciclo di questa squadra è stato fantastico, sono stati raggiunti traguardi importanti, anche se si poteva fare meglio con un po’ di fortuna. Ma adesso sarebbe più semplice peggiorare che migliorare, perciò penso che sia necessario ripartire”.

Al di là dell’esito dell’incontro con Della valle è pronto a dare pubbliche spiegazioni?
“Assolutamente sì. Io sono schietto, sincero, a volte anche troppo rispetto al mio ruolo. A volte vado lungo ma sempre nell’onesta e nella correttezza. Da professionista serio ho fatto un bilancio e lo farò con la società per capire quali potrebbero essere i nuovi obiettivi. Credo che questo percorso tecnico sia finito. Tutto dipenderà da quali saranno le chiarezze reciproche”.

Che stagione è stata quella che sta per finire?
“E’ stata una stagione positiva, senza qualche scivolone interno sarebbe stata perfetta. Una stagione non facile ma portata avanti a testa alta”.

Ha un messaggio da mandare ai tifosi?
“Non ho messaggi, posso solo dire che il tifoso è irrazionale, altrimenti non farebbe certi sacrifici. Ha fatto un grande atto di umiltà e di affetto dopo una sconfitta pesantissima come quella contro il Siviglia. Non posso che essere felice per come mi hanno trattato i tifosi e per come vengo stimato in questa città”.

L’incontro di stasera sarà decisivo?
“Non credo, perché domani dobbiamo vincere per blindare il quinto posto e, con un po’ di fortuna, sperare di prenderci il quarto. Poi si deciderà il futuro”.

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