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Al via i saldi estivi. I consigli di Adiconsum

admin
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Comincia il conto alla rovescia per i tanto attesi saldi estivi che da calendario partiranno in due date differenti, il 4 e il 5 luglio, in quasi tutte le regioni d’Italia: Lazio, Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Veneto, Molise, Sicilia, Sardegna, Trentino Alto Adige (provincia di Trento), Umbria, Valle d’Aosta, mentre mercoledì 15 luglio in Trentino Alto Adige (provincia di Bolzano).

Il calendario della fine dei saldi, invece, è molto più vario. Ecco tutte le scadenze delle regioni compresa la Toscana:

1 settembre: Emilia Romagna, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Lombardia, Marche

Come ogni anno Adiconsum ricorda, con un breve vademecum, quali accorgimenti adottare per fare acquisti in totale serenità. Sull’oggetto in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d’origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale;

È meglio diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo: sconti superiori al 50-60 per cento nascondono spesso merce non proprio nuova;

Fate attenzione all’eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto;

Confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati;

È bene verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà presentato in negozio;

Nel periodo dei saldi i negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici;

Diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce;

Chi vuol fare regali faccia attenzione perché si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa che deve essere riconsegnata al commerciante entro 2 mesi dalla scoperta del difetto (non si può sostituire la merce se avete cambiato idea sul colore o sul modello);

È bene conservare sempre lo scontrino per potere eventualmente cambiare la merce difettosa;

Qualora il commerciante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso in saldo o non voglia restituirvi i soldi rivolgetevi alla Polizia Municipale e segnalate il caso alle sedi Adiconsum.

PAGAMENTI Le forme di pagamento non differiscono da quelle abituali, perche’ siamo in presenza di transazioni commerciali e il prezzo di acquisto non modifica le regole. Quindi diffidare da chi impone il pagamento in contanti pur avendo esposta la segnalazione della convenzione con un istituto di carte di credito o bancomat. Si puo’ chiedere di usufruire di questa forma di pagamento, e in caso di diniego segnalarlo all’istituto di credito, che potrebbe anche annullare la convenzione con quel commerciante.

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