I biologi dell’istituto californiano hanno monitorato i movimenti di zanzare affamate in una sorta di galleria del vento. Hanno notato che gli insetti venivano immediatamente attratti da ‘soffi’ di anidride carbonica, simili al respiro umano. Su distanze minori le zanzare erano attratte anche dal calore. I risultati di questa ricerca si sono basati anche su prove precedenti, secondo le quali l’odore permette alle zanzare di identificare il loro prossimo pasto. In particolare l’esperimento ha sottolineato la capacità delle zanzare di fiutare la CO2, fortemente concentrata nel respiro degli animali il cui sangue è fonte di nutrimento, uomini compresi. Le zanzare riescono a intercettarlo anche a una distanza di 50 metri.