Home STARBENE / GUSTO ‘Locale’, il nuovo ritrovo nel cuore di Firenze tra storia e contemporaneità

‘Locale’, il nuovo ritrovo nel cuore di Firenze tra storia e contemporaneità

Redazione
770
0

di Elisabetta Failla

Quella che una volta era un magazzino, oggi è un locale. Anzi il Locale. Un nome semplice che rivela l’essenza di Firenze. Vuoi perché si trova in via delle Seggiole a due passi dei luoghi simbolo della città come il Bargello, Palazzo Vecchio, Santa Croce e il Duomo, vuoi perché gli ambienti riportati al loro antico splendore da Giacomo Corti fanno rivivere gli interni del prestigioso Palazzo delle Seggiole, ovvero lo storico Palazzo Medici Tornaquinci. All’entrata si viene accolti dalla lounge del ristorante con il wine bar. Una sorta di agorà – il pavimento è ancora quello originario del piano stradale – coperta da vetrate apribili e contornata da una parte da un moderno giardino verticale e, dall’altra, dagli scaffali illuminati della bottiglieria. Qui l’arredamento essenziale e contemporaneo ben si accosta alla semplicità della struttura e dei materiali. Una piazza dove incontrarsi, chiacchierare gustando un cocktail  o un buon bicchiere di vino insieme ad un piatto. Intorno le sale del ristorante che conservano il fascino del 1500, tra una stufa di maiolica autentica con gli stemmi dei Medici e dei Concini, gli stucchi e gli affreschi ai soffitti e le vetrate alle grandi porte. Ma le sorprese non finiscono qui perché il Locale prosegue nel piano sottostante – cioè l’antico piano della Firenze comunale,  rivelando gli ambienti che risalgono addirittura al Medioevo e lasciati intatti, semplicemente ripuliti. Anche l’arredamento, più spartano e essenziale, sembra voler rispettare la struttura originaria. In cucina Fabio Silla, è il “timoniere” di questa splendida avventura gastronomica. Uno spazio particolare è riservato alla griglia a carbone. Non mancano piatti di terra e di mare che partono dalla tradizione toscana e fiorentina per essere elaborati dall’estro e dalla tecnica del giovane chef. La carne, quella di razza Chianina ma anche manzo Wagyu di Kobe, è protagonista sia alla griglia che in tartare servite come semplice battuta al coltello e poi personalizzate. E poi da gustare anche la Cinta senese con i salumi e il carré di maialino da latte, l’anatra, il piccione e il controfiletto di agnello mugellano. Spazio alle tradizioni rivisitate con gusto come nel risotto al piccione, piatto di delicati contrasti tra dolcezze e sapori forti, nei ravioli o nei tortelli, ma anche nelle particolare trippa croccante o nella panzanella ‘destrutturata’. Ma il percorso gastronomico della Toscana sposa anche il mare tra scampi scottati e tartare di tonno, spaghetti alla chitarra con calamaretti spillo o risotto alle vongole veraci, filetti di branzino o ricciola. A completare l’offerta, selezioni di formaggi e dessert ispirati sempre alla tradizione toscana. Ad accompagnare le proposte gastronomiche cornetti, focacce, grissini e pane a fette ma anche “petit four”: tutto preparato in un’apposita stanza al piano superiore, ricavata da un antico appartamento del piano nobile e dotata delle più recenti tecnologie.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui