“Ci è arrivata una comunicazione formale dall’Unesco in base alla quale Firenze è sotto osservazione. Questo perché non abbiamo ancora applicato il piano di gestione della tutela Unesco in modo completo”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella presentando il regolamento sulla tutela del decoro nel centro storico che, ha spiegato, “va esattamente in questa direzione”. Intanto Firenze ha dichiarato ‘guerra’ ai minimarket e agli Asia market, con un pacchetto di misure di contrasto.
Già da tempo l’Unesco ha messo gli occhi addosso a Firenze per come viene gestita la città e su come sarà dopo i lavori che potrebbero stravolgere il centro storico. Dalla sede di Parigi sono arrivati alle “corrispondenze” segnali molto precisi a cominciare dal sottoattraversamento dell’Alta Velocità che rischia di dover stravolgere il centro storico con problemi a causa delle vibrazioni ai monumenti della città. In primis David che molto probabilmente dovrà emigrare dalla’Accademia l’arco di trionfo in piazza della Libertà.
Gli stessi bastioni della Fortezza sono a rischio specialmente quello che guarda verso la sede Dogana.
I tecnici e i politici che devono rendere conto ai poteri forti sono sicuri che i lavori sotto Firenze non incideranno su tutti i monumenti, le chiese, i palazzi storici e non. E poi il degrado in cui si trova il centro storico, ormai irriconoscibile. Non è certamente quello quando il centro fu dichiarato patrimonio dell’Unesco.
A noi risulta che da Parigi è arrivata anche la richiesta di conoscere come sarà l’attraversamento della piazza delle Fortezza che non deve nascondere la bellezza dei bastioni e delle porte della Fortezza stessa.
Perdere la nomina di “Patrimonio dell’Unesco” lo sarebbe un dramma perché Firenze ha un appeal unico ormai riconosciuto in tutto il mondo, ma Nardella va avanti sulla sua convinzione sicuro di essere sopra le parti. Può darsi ma intanto da Parigi è arrivata la lente di attenzione.
