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Riapre il Museo dell’Opera del Duomo, un percorso espositivo di respiro internazionale

Redazione
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di Elisabetta Failla

Un museo così a Firenze mancava. Il nuovo Museo dell’Opera del Duomo di Firene è davvero nuovo sia nella concezione espositiva che architettonica. Un percorso museale di respiro internazionale che avvicina maggiormente Firenze ai musei di importanti città europee, e non solo, facendola uscire, forse, da quel ‘provincialismo’ di cui spesso è accusata. Il progetto è stato presentato dai Timothy Verdon, direttore e autore del progetto museologico, Franco Lucchesi, presidente del dell’Opera di Santa Maria del Fiore e l’architetto Arnolfo Natalini che ne ha curato la ristrutturazione architettonica insieme agli architetti Guicciardini e Magni. Il museo, che aprirà al pubblico il prossimo 29 ottobre, conserva la maggiore collezione al mondo di scultura del Medioevo e del Rinascimento fiorentino: 6.000 metri di quadrati di superficie articolati in 25 sale e suddivisi su tre piani. Alcune di esse sono di grandi dimensioni proprio per dare respiro anche opere di ampie dimensioni che, precedentemente, erano imprigionate in luoghi angusti e quindi non apparivano valorizzate: dalla Pietà di Michelangelo, alla Maddalena ed i Profeti di Donatello, dalle Cantorie di Luca della Robbia e Donatello, alle leggendarie Porta del Paradiso e la Porta Nord di Lorenzo Ghiberti del Battistero di Firenze. Al centro del museo la spettacolare e immensa Sala dell’Antica facciata (36 metri x 20 x 20), dove su un lato è stato realizzato un colossale modello in scala 1:1 dell’antica facciata del Duomo di Firenze (nella foto) realizzata da Arnolfo di Cambio a partire dal 1296, mai finita e distrutta nel 1587.  Sul lato opposto della sala, la  Porta del Paradiso chiamata così da Michelangelo e, al suo  fianco la celebre Porta Nord del Battistero di Firenze, e in futuro anche la Porta Sud di Andrea Pisano, che è stata restaurata dall’Opificio delle Pietre Dure. 750 opere tra statue e rilievi in marmo, bronzo e argento, tra cui capolavori dei maggiori artisti del tempo: Michelangelo, Donatello, Arnolfo di Cambio, Lorenzo Ghiberti, Andrea Pisano, Antonio del Pollaiolo, Luca della Robbia Andrea del Verrocchio e molti altri ancora. Oltre 200 opere visibili per la prima volta al pubblico dopo il restauro. Nel nuovo Museo sono collocate anche molte opere mai viste prima o conservate nei depositi per decenni, come le quindici statue trecentesche e quasi settanta frammenti della facciata medievale del Duomo.  Uno dei più imponenti lavori di restauro al mondo, dal costo di 45 milioni di euro e durato tre anni, per donare un viaggio all’interno della storia fiorentina in una struttura che non si dimentica del presente: all’entrata sono ricordati sia i nomi dei grandi del passato che hanno realizzato le opere custodite nel museo, sia i nomi di chi, dal 1998 ad oggi, ha permesso al mondo intero di godere dell’arte dell’Opera del Duomo. Per la riapertura al pubblico, il 29 ottobre l’ingresso sarà gratuito poi con il biglietto unico di 15 euro sarà possibile visitare anche il Battistero, il Campanile di Giotto, la Cupola del Brunelleschi e la Cripta di Santa Reparata. Infine, fino al 26 gennaio 2016, si potrà acquistare un biglietto congiunto che permette la visita al Museo, al Battistero e alla mostra “Divina Bellezza tra Van Gogh, Chagall e Fontana” a Palazzo Strozzi.

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